Paycare, più tempo per l’intesa al Ministero sugli ammortizzatori: prorogata la procedura sui licenziamenti

L’obiettivo di tutti resta quello di scongiurare i ventisei licenziamenti coatti. Ed al summit in Regione, che si è tenuto oggi pomeriggio, Paycare ha confermato che intende ritirare questa procedura, ribadendo però che è necessaria la cassa integrazione in deroga fino alla fine del 2025.

Ed ecco quindi che i termini per la stessa procedura sono stati prorogati al 13 aprile, per garantire il tempo necessario per siglare l’intesa – attesa a giorni – sugli ammortizzatori al dicastero per le Imprese.

“La priorità era evitare licenziamenti coatti e ora possiamo dire di aver raggiunto questo obiettivo. La mobilità sarà esclusivamente volontaria e la cassa integrazione durerà fino al 31 dicembre 2025”, afferma Giuseppe Cesarano, segretario Fim Cisl Siena.

La Regione ha già fissato un nuovo tavolo per il 27 marzo. Ed intanto oggi si è anche aperto alla possibilità di garantire politiche attive sul lavoro.

“Non sono emersi elementi particolarmente nuovi rispetto ai precedenti incontri – ha dichiarato Daniela Miniero, segretario Fiom Cgil Siena – ma l’azienda ha lasciato aperta la possibilità di uscite volontarie. Speriamo che questo ammortizzatore sociale rappresenti un paracadute per i lavoratori, permettendo di guadagnare tempo in attesa di una commessa stabile e duratura”.

Altro punto della discussione odierna è il rilancio industriale del sito di Monteriggioni. “Non chiudiamo la porta a eventuali proposte da committenti affidabili, pronti a garantire continuità lavorativa e investimenti”, ammonisce Cesarano.

Alcune preoccupazioni però restano. “La nostra speranza è che il ricorso all’ammortizzatore sociale in deroga possa rappresentare un paracadute temporaneo, in attesa di una nuova commessa che garantisca continuità lavorativa nel medio-lungo termine”, conclude Miniero.

MC