Siena

Paycare, stop agli incentivi per le uscite. Monito di Cesarano ai candidati sindaco: “Non fate campagna sulla vicenda”

Dal primo aprile e fino ad una nuova comunicazione dentro Paycare non si procederà alle uscite incentivate volontarie. Lo ha comunicato il gruppo Comdata, proprietario dell’azienda, ai sindacati in una lettera.

Congelati dunque i due accordi, del 20 ottobre e del 26 luglio, che l’azienda aveva siglato sia con i sindacati che con Regione Toscana. Congelato anche lo strumento della dote economica per favorire la ricollocazione dei dipendenti.

“I lavoratori sono ostaggio di Paycare. E sono senza lavoro e senza possibilità di trovare nuova occupazione”, attacca Giuseppe Cesarano, segretario della Fim Cisl di Siena. “Abbiamo subito inviato una richiesta di incontro urgente per avere chiarimenti sulla missiva. E dalla prossima settimana partirà lo stato di agitazione”, continua.

Intanto i dipendenti dell’azienda hanno scritto una lettera dove hanno ripercorso la storia di Paycare dai tempi dello spacchettamento Bassilichi /Nexi avvenuto nel 2018.  “Siamo in piedi grazie esclusivamente ad accordi sindacali e mese dopo mese la situazione è diventata logorante. Siamo arrivati davanti ad uno scenario che non vede vie d’uscita. Qualcuno nei giorni precedenti ha dichiarato ‘’ non è un conclamato stato di perdita di lavoro’’ ma qui le lancette scorrono e dicembre 2023 è imminente”, hanno scritto.

“Abbiamo preso atto che il professor Montomoli è l’unico che si è speso per riunire tutte le associazioni di categoria per provare a trarne una soluzione. Adesso siamo a chiedere interessamento e la presa di coscienza da parte di tutti, in quanto una soluzione va trovata. L’imprenditore che assume 50 dipendenti per quella che è la situazione economica di questo paese è pressoché inesistente, o almeno in due anni non si è presentato nessuno ufficialmente davanti a noi lavoratori. Il sig. Montanari si era reso disponibile ad assumerci, ma per ben due volte non si è presentato all’incontro con noi. Siamo 50 famiglie senesi che a dicembre si ritroveranno con una lettera di licenziamento in mano”, scrivono ancora.

Dalla politica è intervenuto il candidato del Polo Civico Fabio Pacciani: “Se sarò eletto sindaco uno dei primi impegni di cui mi farò carico sarà quello di aprire un tavolo istituzionale per affrontare la situazione dei 50 lavoratori di Paycare che, ormai da due anni, sono in cassa integrazione e vivono, ogni giorno, con lo spettro del licenziamento. Non esistono altre vie percorribili se non questa. Il Comune, naturalmente, non può assumere nessuno, ma ha il dovere di coinvolgere la comunità attraverso un tavolo di confronto con gli enti, le istituzioni, i sindacati e l’azienda per cercare di risolvere una situazione drammatica che riguarda tante famiglie”.

Parole queste che non sono piaciute a Cesarano: “Leggo tanti se nella sua dichiarazione, se che non sono sembrano più esaudire dei desideri più che rivolgersi alle persone”. Ed ancora: “Ad oggi l’unico candidato sindaco che realmente ha dato un contributo reale sulla vicenda è Emanuele Montomoli”

MC

marco crimi

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