Pedopornografia sulle chat di whatsapp di bambini di 11 anni, indaga la polizia postale

Pornografia ma soprattutto pedopornografia e non solo: si inneggia al nazismo e all’omofobia, volano bestemmie, offese e parolacce da far arrossire chiunque e tutto questo in uno scambio di messaggi su whatsapp tra bambini di 11 o 12 anni. Il nuovo pericolo corre sul sistema di messaggistica più comune e usato nel mondo.

La notizia è stata diffusa dopo un consiglio di classe di una scuola media senese e sta preoccupando molto genitori e docenti ma anche allenatori di squadre di calcio, basket e pallavolo che hanno a che fare con i bambini di quell’età: il gruppo “Arriviamo ai 700” (nome modificato, prima era “raggiungiamo 1000 persone”) ma anche il gruppo “1000?” stanno spopolando tra i ragazzini di Siena e provincia, in particolare gli iscritti sarebbero bimbi di una scuola media senese e coetanei di una scuola di Colle val d’Elsa.

I gruppi whatsapp sono nati da pochi giorni ma i genitori segnalano che solo ieri “molti dei nostri bambini sono stati aggiunti (…) c’erano stickers e gift pornografiche ma anche pedopornografiche e che inneggiavano al nazismo (…). Per favore, controllate il telefono dei vostri figli, eventualmente fateli uscire, parlateci e diffondete. Facciamo rete (…).“.

Gli adulti sono stati invitati a controllare i telefoni dei propri figli e in caso trovassero messaggi simili, di segnalarlo alla polizia postale che già ci sta lavorando. Fondamentale sarà capire chi c’è dietro ai gruppi whatsapp e invita i bambini e le bambine a iscriversi.

Katiuscia Vaselli