Un insieme di ricordi, di vita di contrada e di vita di Siena: questo è ciò che si trova agli orti dei Tolomei, quando si passa davanti all’albero di Laerte Mulinacci. Si è svolta questo pomeriggio l’iniziativa organizzata dalla famiglia del giovane tartuchino scomparso lo scorso gennaio, che ha visto protagonisti i contradaioli e gli amici di una vita dell’omone, come era soprannominato. Un’occasione, in cui tutti hanno potuto scrivere su una foglia di rame un ricordo legato a Laerte, che è poi stato fissato sull’albero, dove accanto si trova anche la panchina a lui dedicata, fatta dalla giovane artista Caterina Manganelli.
“L’idea è nata da un viaggio che ho fatto in Thailandia – commenta Senia Pocci, madre di Laerte Mulinacci -, dove trovai un albero in cui la gente metteva per iscritto i propri ricordi legati ad una persona. Dopo la tragedia, mi è tornata in mente quella scena e quindi ho deciso di dar vita a questa iniziativa. Sono felice che ci siano molte persone e l’auspicio è che l’albero continui a crescere e continui a raccontare storie e ricordi di vita vissuta. Ci tengo a ringraziare la Contrada della Tartuca che ci ha permesso di utilizzare lo spazio degli orti dei Tolomei ed anche il Comune, che ci ha regalato l’albero e la panchina per l’iniziativa”.
Tantissime le persone, dai contradaioli ai membri del Siena Club Fedelissimi, che hanno raggiunto gli orti nel pomeriggio e che hanno lasciato un messaggio ed un pensiero per Mulinacci. A prendersi cura dell’evento è stata l’artista Samantha Vichi, cugina, inoltre, di Laerte.
“Abbiamo fatto un bellissimo lavoro di gruppo per fare le foglie di rame – spiega Vichi -. Inoltre, tutti i pensieri ed i ricordi sulle foglie saranno ripresi e riscritti su dei pezzi di stoffa, che le bandieraie della Tartuca metteranno poi insieme per creare un arazzo, che rimarrà alla Contrada stessa”.
Infine, sotto all’albero è stata fissata una targa con su scritto un pensiero che gli amici hanno dedicato a Laerte.
Pietro Federici