Non solo i 20 milioni di euro che fanno parte di quel finanziamento da 33 milioni per l’Italia, nell’ambito del progetto della rete europea anti pandemica. Per il Biotecnopolo sarebbero in arrivo anche 2,8 milioni di dollari dal Maryland, negli States, dove si trova la sede del Niaid, l’Istituto nazionale Usa per le allergie e per le malattie infettive. L’ente federale, che fa parte del Nih (l’istituto statunitense per la salute, ndr.) avrebbe deliberato questo finanziamento per dare corpo ad un progetto di sviluppo di vaccini contro alcune famiglie di virus che sono particolarmente attenzionate dall’Organizzazione mondiale della sanità, come il rubulavirus e il peribunyavirus. La Fondazione senese per accedere alle risorse avrebbe presentato domanda ad un bando nello scorso anno. I dettagli dell’operazione comunque dovrebbero uscire a breve: il prossimo giovedì 23 gennaio è in programma il cda del Biotecnopolo e il direttore scientifico Rino Rappuoli dovrebbe dare notizia ai consiglieri sui fondi ottenuti.
MC