Innovazione nella didattica universitaria grazie alle nuove tecnologie, e alle strategie di inclusione e partecipazione attiva degli studenti: l’università di Siena forma i propri professori e li coinvolge in un percorso di aggiornamento e nella sperimentazione di nuove modalità di insegnare. Oggi e domani, 11 e 12 febbraio alla Certosa di Pontignano dell’Ateneo, i 40 docenti assunti nell’ultimo anno sono stati invitati al primo incontro di formazione, dedicato alle nuove tecnologie, piattaforme e app per l’innovazione della didattica. Si parlerà di sistemi di teledidattica, di piattaforma moodle, di utilizzo delle lavagne interattive multimediali in classe, di costruzione di bibliografie elettroniche, di strumenti antiplagio da utilizzare nella compilazione delle tesi e delle esercitazioni, di app che permettono di interagire con la classe durante la lezione, proponendo materiali di approfondimento o domande, e ricevendo commenti, proposte e rielaborazioni in tempo reale da parte degli studenti. L’uso delle app, molto diffuso in ambiti formativi diversi da quello accademico, potrà essere utile per rilevare le presenze degli studenti, favorire l’interazione con il docente e i compagni di corso, stimolare l’iniziativa personale, rendere più semplice e immediata la comunicazione di informazioni e incentivare e l’espressione di opinioni e dubbi. Alcune app che saranno proposte, oltre a consentire di lanciare sondaggi o domande, mostrando i risultati delle risposte in tempo reale, mettono a disposizione contenuti formativi organizzati in cataloghi di testi, video o pillole formative. Dopo questa prima sessione a Pontignano, i docenti parteciperanno ad altri incontri di formazione su nuove metodologie di didattica, come ad esempio il sistema dell’“insegnamento capovolto” o “flipped classroom”, nell’ambito delle attività del Teaching & Learning center che si sta costituendo al Santa Chiara Lab.Per i nuovi docenti dell’Università di Siena tratta di un percorso di formazione che inizia dalle metodologie didattiche e che continuerà sui temi della ricerca scientifica e dell’internazionalizzazione, temi strategici nello sviluppo dell’Ateneo sui quali tutto il personale deve essere coinvolto. Ai docenti sarà infine consegnato “l’Open badge”, la certificazione elettronica delle competenze acquisite, che potrà essere via via arricchita dal docente attraverso esperienze di formazione su temi trasversali come competenze tecnologiche o linguistiche.