Una battuta di caccia con un esito decisamente sfortunato quella di un 60enne senese, lunedì scorso.
Con la sua squadra ha partecipato ad una battuta al cinghiale nei boschi di Chiusdino.
All’imbrunire la battuta è terminata, bisogna organizzare il rientro. Riposta l’arma nella custodia, ha ora l’incarico di sistemare sul suo fuoristrada nove cani da caccia. Al momento di farli risalire nella gabbia posta sul cassone della sua jeep i cani iniziano ad azzuffarsi ed a creare qualche problema al suo conduttore che, nel tentativo di ricondurli a ragione e di separarli, posa il suo fucile, un sovrapposto, sul tettuccio del fuoristrada per meglio adoperarsi nell’opera di convincimento.
Al termine si è rimesso in auto e si è avviato verso Siena percorrendo trenta chilometri.
Soltanto una volta giunto in città si è avveduto della mancanza del suo fucile: dimenticato sul tettuccio del mezzo, durante il percorso, probabilmente, è caduto per strada.
L’uomo effettua tutto il percorso al contrario, ed assieme a suoi amici ha setacciato tutta la zona fino a notte fonda nel tentativo, purtroppo vano, di ritrovare l’arma. Dopo avere aspettato le prime luci dell’alba del giorno è ritornato a setacciare tutto il percorso ma anche in questa occasione le ricerche non hanno sortito nessun risultato.
Alla fine è costretto a denunciarne lo smarrimento alla Polizia che, però, non ha potuto fare a meno di denunciare alla Procura della Repubblica lo smemorato cacciatore per il reato di omessa custodia delle armi.
La sua posizione sarà ora anche oggetto di attenta valutazione, da parte della Questura, in relazione al permesso di caccia di cui è titolare.