“Come direzione aziendale siamo vicini agli operatori coinvolti in questo episodio. Sconcerta che ci siano persone che aggrediscono chi cura e, facendo così, rallentano e ostacolano lo svolgersi delle operazioni di soccorso”.
Parole d’Antonio d’Urso che ha commentato così quanto accaduto ieri a Sarteano dove alcuni membri del personale sanitario Asl, intervenuti in una cava per soccorrere un uomo vittima di un incidente sul lavoro, hanno subito un’aggressione.
Dietro al gesto, è stato spiegato, ci sarebbe il tentativo di una delle persone che lavorano in quel luogo di voler imporre le proprie modalità di soccorso all’uomo, un 53enne che, nella tarda mattinata di ieri, era caduto all’interno di una tramoggia ed era rimasto semicoperto dalla ghiaia in una cava di inerti.
A liberarlo sono stati i vigili del fuoco del comando di Siena e del distaccamento di Montepulciano( intervenuti sul posto insieme a carabinieri, Soccorso alpino, membri del gruppo Prevenzione e sicurezza sul lavoro della stessa azienda sanitaria ed un’ambulanza della Misericordia di Montepulciano, ndr.) che poi lo ha affidato al personale del 118. Il lavoratore quindi è stato portato in codice 3 alle Scotte con l’elisoccorso Pegaso 2.
Ma, come dicevamo, c’è stato anche l’aspetto dell’aggressione che potrebbe avere dei risvolti giudiziari. “L’Asl Tse sta valutando, di concerto con la propria avvocatura, ogni azione possibile a tutela dei propri dipendenti”, dice D’Urso.