Dopo giorni intensi di dibattito e oltre 380 illustrazioni presentate ieri, lunedì, 21 dicembre si è conclusa la ‘campagna’ del nuovo piano operativo di Siena come le votazioni finali in consiglio comunale. Oggi martedì 22 dicembre è prevista la presentazione del nuovo PO da parte del sindaco di Siena Luigi De Mossi, dell’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti, da Paolo Giuliani, dirigente direzione urbanistica e da Roberto Vezzosi, architetto progettista responsabile del piano operativo.
Soddisfazione è stata espressa dai gruppi di maggioranza. I consiglieri della Lega in una nota hanno rivendicato il loro contributo significativo nell’accogliere le numerose osservazioni presentate dagli ordini e i collegi professionali. “Il percorso in tal senso è stato improntato sicuramente nella tutela ed il rispetto del patrimonio culturale e architettonico della città – spiegano-, ma anche nel garantire uno strumento che fosse più vicino alle reali esigenze dei cittadini senesi, nonché dei professionisti che giornalmente se ne avvalgono”. Sono 11 gli emendamenti protocollati che il partito ha presentato nel consesso, “finalizzati alla chiarezza normativa – fanno sapere-, la rimozione di potenziali occasioni di libertà interpretativa del dispositivo, tutela della qualità architettonica, ma soprattutto la messa a disposizione di uno strumento aderente alle attuali aspettative ed alle necessità della città di Siena”.
Il nuovo piano operativo ha fatto comunque discutere e ieri i gruppi d’opposizione hanno lasciato l’aula consiliare per protesta. “Per chiedere all’Amministrazione di affrontare in modo organico con la Banca il tema degli immobili in Città, ai Gruppi di Opposizione è toccato presentare un ordine del giorno e ben 15 emendamenti, uno per ognuna delle sedi di MPS a Siena- questo affermano i gruppi Pd, Per Siena e In Campo in una nota congiunta-. Sulle scienze della vita, abbiamo letto che Toscana Life Sciences, la fondazione pubblica che ci rende protagonisti nel mondo della speranza medica per le soluzioni di questa pandemia, è a corto di spazi, ma in consiglio comunale si è però alzata solo la nostra voce per dire che bisogna trovare una soluzione. Inoltre, invece di prefigurare opportunità per la produzione e l’innovazione, il piano ha previsto una pletora di medio-grandi strutture di vendita e distribuzione, mettendo in fibrillazione il sistema della rete delle piccole attività”.
“I contributi e le osservazioni di Regione, Sovrintendenza, provincia, delle Associazioni, ordini e categorie, non sono stati recepiti come sarebbe stato necessario, nonostante abbiano messo in luce i gravi limiti e carenze di visione, partecipazione e tempismo di questo piano operativo – proseguono-
Solo grazie alle istanze delle Opposizioni, queste osservazioni sono state dettagliatamente lette in aula al momento delle votazioni, anche per farne conoscere il contenuto ai cittadini collegati via streaming, e le abbiamo sostenute”.
Infine “sono ben 16 gli emendamenti presentati della maggioranza contro se stessa, che si aggiungono alle innumerevoli “auto-osservazioni” dell’Ufficio tecnico”, accusano le opposizioni che aggiungono di non essere state in grado “parte al voto, che comunque sarebbe stato contrario, per mancanza di informazione e chiarimenti. Ma se non ci si sveglia e ci si mobilita per queste cose ora, quando allora?”