“Il Piano Strutturale sarà approvato entro il termine di legge, fissato al 29 gennaio 2025. Attualmente è in corso il censimento degli edifici recenti in zona agricola per la redazione delle relative schede, attualmente non esistenti, mentre nel mese di aprile si è concluso il percorso partecipativo le cui risultanze sono state pubblicate nel sito dedicato del Comune”. Così il vicesindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Siena Michele Capitani ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 21 luglio, all’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo Partito Democratico Alessandro Masi sul piano strutturale, sul Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) e sui procedimenti urbanistici in corso, aggiungendo che “è intenzione di questa amministrazione di non dare corso alla formazione di ulteriori varianti e di prendere atto dei contenuti delle stesse come contributi da valutare in sede di formazione del nuovo Piano Strutturale e/o di una Variante Generale al Piano Operativo”.
“Riguardo al Piano Strutturale – ha spiegato Capitani – a dicembre 2022 ho dato avvio al percorso partecipativo, con il progetto ‘viSIoni di città’ affidato alla regia della cooperativa Sociolab. Si sono tenuti nei vari quartieri sei incontri aperti alla città e a tutti i portatori di interesse, appuntamenti nei quali ho riscontrato personalmente molta partecipazione. L’evento finale di restituzione ha evidenziato la volontà di cittadini, associazioni, Contrade e altri attori del territorio di impostare il nuovo Piano Strutturale su binari di sostenibilità, conservazione e riqualificazione del verde pubblico, ma anche di intensificare il lavoro su trasporti e viabilità per togliere la nostra città dal pericoloso isolamento infrastrutturale. Particolare attenzione è stata data al centro storico, riguardo al recupero a nuove destinazione d’uso dei grandi contenitori, pur nel rispetto dei valori che contraddistinguono il riconoscimento del sito Unesco. Tutto il materiale, aggiunge, è visibile sul portale del Comune che ha una sezione dedicata a tale attività (https://www.comune.siena.it/node/3918)”.
“L’attività tecnica relativa alla formazione del Piano – ha sottolineato Capitani – ha già concluso la revisione e l’aggiornamento delle schede del patrimonio edilizio esistente relativo agli edifici e resedi di matrice storica in aree agricole (schede risalenti agli anni 2000), ed è attualmente in corso il censimento degli edifici recenti (post 1940) in zona agricola per la redazione delle relative schede, attualmente non esistenti. E’ intenzione di questa amministrazione nel proseguo di tale attività aprire al ricevimento dei contributi e proposte per un periodo non inferiore ai 60 giorni per dare voce a tutti i soggetti interessati che volessero apportare proposte nella redazione di questo nuovo importante strumento, che per legge dovrà trovare approvazione entro il 29.01.2025”.
Sull’altro tema toccato dall’interrogazione del consigliere Masi, quella della varianti al Piano Operativo e della variante normativa, Capitani ha affermato che “per propria volontà politica nel finire della scorsa consiliatura tutte le varianti di un qualche interesse privatistico non hanno trovato adozione. La nuova amministrazione dovrà compiere delle valutazione attente sulle proposte di variante in corso e sulle altre ricevute in merito alla loro formazione e successiva adozione e approvazione, anche in relazione alla formazione del nuovo Piano Strutturale, che potrebbe utilizzare alcune di queste istanze di varianti quali contributi fattiva alla stesura del nuovo strumento urbanistico”. In particolare “al momento sono state recepite e si è dato corso alla formazione di dodici istanze di varianti puntuali di cui sette di tipo semplificato, poiché ricomprese all’interno del territorio urbanizzato, e le altre cinque ordinarie perché fuori dal confine urbanizzato”.
“In riferimento alla variante normativa – ha aggiunto Capitani – con il nuovo disposto normativo che andremo a proporre e ad adottare dopo il recepimento dei contributi e pareri richiesti e dopo l’avvenuta verifica di assoggettabilità a Vas, sarà previsto il divieto di installazione di pannelli solari e/o fotovoltaici sugli edifici del centro storico (Sito Unesco), mentre ci sarà una maggior apertura al suo esterno, dove sarà prevista la possibilità di installazione su ogni tipo di edificio, con opportune modalità che riducano l’impatto visivo e comunque previa il parere favorevole della Soprintendenza, laddove esista il vincolo paesaggistico”.
“La variante normativa – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica – è finalizzata infatti a rispondere all’esigenza di aggiornare il quadro normativo del vigente Piano Operativo per favorire la ricerca e la realizzazione di nuove fonti energetiche alternative, viste le sopraggiunte innovazioni al quadro legislativo nazionale ed al fine di agevolare l’attività degli uffici dello Sportello Unico Edilizia nella gestione delle pratiche edilizie, apportando chiarimenti e precisazioni al vigente disposto delle Norme Tecniche d’Attuazione. L’auspicio è riuscire nell’adozione nel mese di settembre”. Sul Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, infine, Capitani ha spiegato di trattare ”una materia che esula dalla mia delega, ma che fin da ora prendo come impegno di massima sinergia con l’assessore alla mobilità Enrico Tucci affinchè il Pums si uniformi al nuovo Piano Strutturale e viceversa”.
“Il Pums – ha concluso – è stato adottato e non ancora approvato al fine di rivedere la Classificazione Funzionale delle Strade da esso prevista che risale al 1993 e risulta assolutamente obsoleta in seguito alle nuove urbanizzazioni avvenute negli anni, alle numerose richieste di implementazione della sicurezza stradale da parte dei cittadini e alle novità normative nel campo della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile introdotte da allora. L’approvazione del Pums, pur essendo un’azione importante non è prioritaria in quanto, come noto, si tratta di uno strumento di pianificazione settoriale di contenuto meramente strategico che ha come finalità generale il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali; pertanto, anche se il Pums al momento è solo adottato, in questi anni l’amministrazione ha operato in coerenza con esso e concretizzandone molte azioni tra cui la realizzazione della ciclo-via di via Fiorentina, gli interventi di moderazione del traffico sull’asse viario Cassia sud – via Piccolomini, il servizio in sharing di motorini elettrici, l’installazione degli Apl (Attraversamenti Pedonali Luminosi), il Piano di Spostamenti casa-lavoro dell’amministrazione comunale, il nuovo regolamento dei bus turistici e molti altri interventi”.
Il consigliere Alessandro Masi (Pd) ha ringraziato l’assessore all’urbanistica per l’approfondita risposta che mette a conoscenza il Consiglio dello stato delle questioni urbanistiche dichiarandosi però “del tutto insoddisfatto”. La sua insoddisfazione, ha precisato, “deriva dalla preoccupazione per l’approvazione del Piano strutturale nei termini di legge (19 gennaio 2025), in assenza della quale andremo incontro a limitazioni (salvaguardie) che potrebbero bloccare molti altri progetti. Un rischio di cui il Consiglio e la città tutta debbono essere a conoscenza”. “Il Piano strutturale – ha aggiunto – deve ancora essere redatto e ritengo che manchi anche una strategia definita. Le stesse varianti puntuali richiamate dall’assessore Capitani non potranno trovare risposta nel Piano Strutturale, in quanto conformative, e vanno realizzate con un disegno preciso e secondo nette priorità”. “Il Pums – ha spiegato Masi -, sebbene non sia un atto di pianificazione, riguarda la mobilità, che è la matrice generale che governa le trasformazioni della città, ed è quindi necessario. In questo senso il Piano Operativo si è già dimostrato insufficiente perché si è messo l’ aratro davanti ai buoi, approvando il piano stesso ma non quello appunto della mobilità”. “Pertanto- ha concluso Masi – mi dichiaro insoddisfatto non per mortificare il lavoro dell’amministrazione, che è in corsa, ma per richiamare grande attenzione sui tempi e l’importanza della pianificazione, cui attualmente il Piano operativo non è adeguato e il Piano strutturale è ancora tutto da fare”.
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