È ancora possibile presentare le osservazioni sul Piano Strutturale Intercomunale tra Radicondoli e Casole d’Elsa. Entrambi i comuni infatti hanno votato il documento nei rispettivi consigli comunali. Ed il documento dal 12 ottobre è pubblicato sul Burt. Da questa data, per 60 giorni consecutivi, chiunque può prendere visione di tutto il materiale e presentare osservazioni. Successivamente il documento dovrà tornare in consiglio comunale, qui saranno esaminate e votate le osservazioni e poi tutto il Piano dovrà essere di nuovo votato dai consigli per l’approvazione.
Questo è il percorso per arrivare a dare vita ad un documento innovativo che mette per la prima volta insieme i due comuni valdelsani. Il Piano Strutturale Intercomunale parte da un quadro conoscitivo delle due realtà e delle potenzialità per sviluppare una pianificazione su larga scala che consenta un unico disegno urbanistico dell’area intercomunale, dove l’armonizzazione delle strategie e delle azioni renda possibile, attraverso una visione unitaria, il risparmio del territorio urbano e la valorizzazione del territorio rurale, primi indicatori di un più alto rispetto territoriale. La peculiarità della pianificazione del Comune di Casole d’Elsa è quella legata al mantenimento ed al rafforzamento dello sviluppo dell’area industriale ed artigianale oltre a ribadire la vocazione turistica ed agricola del territorio. La valorizzazione del territorio rurale, attraverso il recupero di nuclei rurali di valore storico per finalità turistico ricettive si inseriscono a pieno in questo solco tracciato. È confermata nella programmazione in corso di approvazione la volontà di incentivare il recupero del mosaico storico colturale che porti alla riscoperta delle antiche coltivazioni tipiche del territorio casolese. In merito alla questione geotermica viene confermata e ribadita la posizione contraria allo sfruttamento industriale e speculativo della risorsa.
Per quanto riguarda Radicondoli, gli aspetti di novità contenuti nel Piano riguardano il fatto che tutte le strutture di maggior pregio architettonico e storico presenti sul territorio potranno chiedere il cambio di destinazione di uso in residenza oppure in turistico ricettivo. Per le strutture presenti a Monteingegnoli e Galleraie sono previsti ampliamenti all’interno e pure all’esterno, volumetrie aggiuntive dunque, così come è previsto il recupero dei bagni e delle terme. Sono state poste anche le condizioni per la viabilità ciclo pedonale da Belforte e Radicondoli, così come è prevista la possibilità di costruire una ciclo pedonale a Radicondoli, sul lato sud-nord del borgo. Ed ancora, c’è una zona di espansione residenziale che interesserà l’abitato di Radicondoli in viale Berio e pure il borgo di Belforte in via delle Ribatti. In merito alla questione geotermica viene confermata e ribadita la posizione contraria allo sfruttamento industriale e speculativo della risorsa, fatta eccezione per le aree considerate idonee alla coltivazione geotermica.
Sia Casole d’Elsa che Radicondoli hanno già tenuto due appuntamenti con i cittadini per spiegare tutti i contenuti. Le osservazioni potranno essere depositate al protocollo del comune di Casole d’Elsa o trasmesse alla Pec comune.casole@pcert.postecert.it dal 12 di ottobre per 60 giorni. Il materiale può essere consultato su http://www.casole.it/in-comune/piano-strutturale-intercomunale-psi/procedimento/adozione/.