Una donna quarantenne, nella sua abitazione, alle prime luci dell’alba è stata aggredita dal marito, un 38enne, al culmine di una violenta lite, in presenza dei due figli minori. La sala operativa della Questura ieri mattina riceve un’allarmata telefonata da una donna che riferisce, in stato di agitazione, che il coniuge la sta malmenando e che teme per la sua incolumità; in sottofondo l’operatore avverte anche le grida ed il pianto di due bambini.
Le Volanti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico arrivano immediatamente sul posto facendo confluire, contestualmente, un’ambulanza del 118.
Qui gli agenti, dopo essersi accertati dello stato di salute dei minori, hanno proceduto ad identificare i presenti avviando la ricostruzione degli eventi: una discussione, scaturita per futili motivi tra i due coniugi conviventi, era degenerata con un’aggressione verbale e fisica dell’uomo nei confronti della donna ed alla presenza dei due figli minori. L’uomo non voleva prendersi cura dei figli la domenica mattina per consentire alla moglie di recarsi sul posto di lavoro, preferendo dormire per smaltire la sbornia della sera prima.
La donna, per le percosse subite, è stata prontamente condotta nell locale Pronto Soccorso con la conseguente attivazione del codice rosa. E’ anche emerso che già da diversi anni la donna era oggetto di aggressioni, sia fisiche che verbali, ad opera del coniuge e che solo in un’altra occasione si era decisa a recarsi al Pronto Soccorso per le cure ed a denunciare alla Polizia il marito, soggetto ritenuto totalmente assente alla partecipazione alla vita familiare. La donna, dopo aver denunciato tali fatti, ha anche espresso la volontà di interrompere ogni rapporto di convivenza con l’uomo chiedendone l’immediato allontanamento dalla casa familiare.
I poliziotti delle Volanti, pertanto, in diretto contatto col Pm della Procura di Siena, dopo aver denunciato l’uomo per maltrattamenti in famiglia (sia verso la moglie che verso i figli minori) e per lesioni, hanno provveduto ad allontanarlo dalla casa familiare accompagnandolo nell’abitazione di un suo parente in un comune della provincia; non potrà avvicinarsi alla moglie.