“Dispiace molto, perché non riusciamo a spiegare alle nostre attività perché il centro storico di Siena o Firenze sì e comuni come i nostri, a parità di numeri e requisiti di visitatori, no”, è il commento amaro del sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci dopo avere appreso la notizia del ritiro dell’emendamento alla legge di bilancio che chiedeva di estendere anche ai comuni non capoluogo, ma con alti flussi turistici, le misure già previste per i pubblici esercizi nel decreto bilancio 2.
L’atto era a firma della deputata senese del Pd Susanna Cenni, ma lei stessa lo ha dovuto ritirare su invito del Governo nel pomeriggio di lunedì 14 dicembre. Tra i territori che avrebbero potuto beneficiare delle misure contenute nell’emendamento specifico erano compresi alcuni territori della provincia senese come Montalcino, Montepulciano, Pienza e appunto San Gimignano.
“Siamo delusi e amareggiati, la nostra resta una battaglia concreta, su di un problema reale perché tanti piccoli e medi comuni a forte vocazione turistica restano ancora una volta fuori dalle scelte governative”, ha dichiarato Andrea Marrucci aggiungendo che “nei piccoli centri storici come il nostro le attività sono molto legate ai flussi turistici e anche quando possono stare aperte non possono contare sui grandi numeri delle città metropolitane o dei capoluoghi, ed il fatturato è azzerato. Il Governo ci ripensi perché non sono ammissibili centri storici di serie a e centri storici di serie b”. Infine Marrucci ha ringraziato Susanna Cenni “per aver preso a cuore la tematica di tanti piccoli comuni e per l’impegno profuso in queste settimane per far arrivare la nostra voce”.
L’Onorevole, dopo aver mandato ieri un appello “affinché si intervenga prontamente sui comuni turistici di piccole e medie dimensioni”, come si legge in una nota, è tornata a parlare dell’argomento. “Il Governo aveva espresso parere negativo su una fetta enorme di emendamenti – ha detto a Siena News-, per evitare la bocciatura ho ritirato l’atto”.
“So che l’Esecutivo sta lavorando a un pacchetto di emendamenti al Senato – ha proseguito- e quindi le possibilità di intervento sulla materia non sono chiuse. Per questo ho lanciato un mio appello: per raccogliere le esigenze dei piccoli comuni in qualche altro provvedimento. La situazione degli esercizi pubblici, del commercio e della ristorazione nei piccoli centri turistici è drammatica”. La deputata non ha nascosto la sua delusione. “Mi dispiace molto aver dovuto fare così, il tema è molto serio e credo che questa situazione di difficoltà è evidente agli occhi di tutti”.
Marco Crimi
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