Pienza è entrata col piede giusto nei festeggiamenti, intitolati “Custodi di un ideale”, per il trentennale dell’iscrizione del suo centro storico nel patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.
L’anniversario cadrà nel 2026 ma l’anteprima organizzata dal Comune lungo l’arco dell’intera giornata di sabato 20 dicembre ha goduto della presenza di numerosi relatori, che hanno intessuto un dibattito variegato, ricco e soprattutto attuale, e anche della partecipazione del pubblico.
Un folto gruppo di persone ha seguito infatti la visita guidata del centro storico organizzata dalla Fondazione Musei Senesi e condotta dalla storica dell’arte Ilaria Bichi Ruspoli, che ha avuto come filo conduttore l’attività degli artigiani-artisti di Pienza; poi Piazza Pio II si è riempita quando i ragazzi della scuola secondaria di primo grado “I. Nievo” hanno suonato l’inno di Mameli e l’Inno alla Gioia di Beethoven.
Qui è intervenuto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che, complimentandosi per l’organizzazione, ha ricordato che Pienza è una delle nove realtà toscane insignite dall’Unesco ma è l’unica a poter vantare due titoli, per il centro storico e come componente della Val d’Orcia.
“Vedere gli edifici di Pienza inseriti in questo contesto – ha detto Giani – fa capire di essere in uno dei luoghi più invidiati e ricercati al mondo. Il senso profondo della città di Pienza è il suo essere espressione della città ideale del Rinascimento e del livello che la civiltà toscana aveva raggiunto”. Il Presidente ha aggiunto che la ricorrenza è motivo d’orgoglio per tutta la Toscana e ha donato al Sindaco Manolo Garosi l’emblema ufficiale della Regione.
Agnese Carletti, Presidente della Provincia di Siena, ha detto che il riconoscimento dell’Unesco “non è una coccarda da appuntarsi al petto ma impone responsabilità di tutela che richiedono studio, impegno, riflessione. L’orgoglio dà forza e se ne ricava anche piacere”.
Il Sindaco Manolo Garosi ha affermato che “non è stato facile ottenere questo titolo, non è facile gestirlo, consapevoli che protagonisti devono essere i cittadini che a Pienza, attraverso le associazioni, si impegnano a creare la vita sociale del luogo. Il mantenimento del centro storico – ha proseguito Garosi – è un impegno; ma più difficile è la tutela della vita dei residenti, mantenere l’equilibrio tra l’economia turistica (che pure porta vantaggi al bilancio comunale, tra la tassa di soggiorno e gli introiti dei parcheggi) e la residenzialità. Alle minacce dell’overtourism si aggiungono quelle dei cambiamenti climatici. Non si può esagerare col turismo – ha ammonito il Sindaco – che porta a concentrarsi sul profitto e a perdere di vista il valore del luogo. Potremmo anche essere favorevoli a introdurre misure per ridurre i flussi dei visitatori – ha concluso Garosi – ma questo potrebbe comportare un’accelerazione dei fenomeni di spopolamento e bisogna quindi studiare le giuste alternative”.
Altro momento di grande interesse e partecipazione si è vissuto quando, all’imbrunire, è stato proiettato in Piazza Pio II, sulla facciata del Duomo, l’inedito logo delle celebrazioni del trentennale creato dall’artista Marco Nereo Rotelli.
Il celebre Maestro non è voluto mancare alla festa, ha detto di sentirsi a casa, a Pienza, in virtù di un lungo rapporto creato grazie all’amicizia con Mario Luzi, e ha sintetizzato in tre elementi la composizione del logo: bellezza, Rinascimento e magia della Piazza. E si è congedato affermando che “a Pienza sentiamo tutti l’obbligo di essere più umani”.
Hanno contribuito alla giornata, con i propri interventi, il Presidente del Consorzio Terre Cablate (e Sindaco di Torrita di Siena), Giacomo Grazi e l’ex-assessore alla cultura di Pienza, Giampietro Colombini, iniziatore del progetto finanziato dal Ministero del Turismo che oggi permette di avere a disposizione un nuovo portale turistico e sei totem per le informazioni ai visitatori che saranno presto messi in funzione sul territorio, incluso Monticchiello.
A questo proposito sono intervenuti i partner tecnici Consorzio Terre Cablate, con il Direttore Enrico Borelli, che ha creato l’infrastruttura e la rete di comunicazione, la Ready Digital, con il componente del CdA Nicola Meloni, che ha illustrato le caratteristiche del sito, e la Ready Go One, con il Presidente Marco Massai e il tecnico Manuel Guerrini, che hanno mostrato le innovative caratteristiche del totem, in grado di dare, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, risposte personalizzate.
L’architetto Lorenzo Conoscenti, responsabile dell’aggiornamento del Piano di gestione del sito Unesco, adempimento previsto dalla legge, ha illustrato le caratteristiche di questo strumento. Da Antonio Patuelli, Presidente della commissione nazionale italiana per l’UNESCO, è giunto un video-messaggio carico di ammirazione e stima per Pienza.
Insieme a quello di Andrea Giorgi, consigliere comunale con delega all’Unesco, di grande interesse è stato il dibattito tra i quattro Sindaci che hanno avuto in gestione, in questi trenta anni, il sito. Sono intervenuti Sauro Machetti, Marco Del Ciondolo, Fabrizio Fè e, appunto, Manolo Garosi.
Infine, da due consiglieri comunali in carica, sono venute informazioni sul futuro di “Custodi di un ideale”, il progetto del trentennale. Come ha detto Vittoria Bichi Ruspoli, il programma definitivo sarà comunicato il 22 febbraio, alla presentazione del calendario degli eventi 2026, curato dalla Pro Loco. Ma intanto ha anticipato alcuni appuntamenti come, per esempio, quello che, in occasione dell’8 Marzo, sarà dedicato all’architettura, o, in autunno, l’incontro con altre città ideali, fino alla celebrazione dell’anniversario, il 7 dicembre 2026.
L’altro consigliere, Gianluca Tizzoni, ha mostrato in anteprima la linea di prodotti creati con il logo del trentennale (shoppers, t-shirt, penne, matite colorate) ma soprattutto ha lanciato l’idea di creare una rete nazionale e mondiale tra le città ideali, un tavolo di lavoro che concretamente consenta di affrontare problematiche comuni e prendere iniziative.