La città ideale del Rinascimento voluta dal Papa umanista Pio II che sorge immutata in mezzo al luminoso paesaggio della Val d’Orcia riapre i suoi tesori ai visitatori. Sabato 13 giugno riapriranno i Musei Pienza Città di Luce. Il tema della luce, fondamentale nella concezione architettonica del Pontefice per la costruzione della sua città, è evocato dal celebre poeta contemporaneo Mario Luzi che si ispirò più volte a questa terra:“Una chiara immensa vallata…L’infinito scritto e cancellato nel cielo e in quella terra aperta, mille volte al giorno. Tutto mi chiama qui, perché qui siamo al massimo della solitudine, ma anche dell’opportunità più autentica di colloquio”.
Con un unico biglietto cumulativo sarà possibile visitare i preziosi monumenti che incorniciano la piazza principale della città, Palazzo Piccolomini e il Giardino, Palazzo Borgia con il Museo Diocesano, la Cripta. Il pass ha validità di due giorni e consente la visita con audioguida gratuita. All’interno dell’audioguida è compresa la descrizione della cattedrale alla quale si accede con ingresso libero.
Palazzo Piccolomini, residenza del Pontefice Pio II, è un’autentica casa museo con arredi e opere d’arte di grande interesse a partire dal Rinascimento fino al XX secolo. La loggia del palazzo, come un teatro a cielo aperto, si affaccia sul giardino pensile in stile rinascimentale e sul panorama mozzafiato della Val d’Orcia.
Il Museo Diocesano, all’interno di Palazzo Borgia custodisce opere di grande interesse come la Madonna con il Bambino di Pietro Lorenzetti, lo splendido Piviale di manifattura inglese donato alla Cattedrale da Papa Pio II e numerosi dipinti dei più grandi maestri del Rinascimento come Lorenzo di Pietro detto il “Vecchietta”, Luca Signorelli, Fra Bartolomeo della Porta.
La Cripta conserva al suo interno il fonte battesimale realizzato su disegno del Rossellino e una collezione di pregevoli pagine miniate provenienti dai graduali che Pio II donò alla cattedrale pientina.
Il Duomo di Santa Maria Assunta, progettato dal Rossellino per volontà di Papa Pio II, fu consacrato il 29 agosto 1462. L’imponente facciata in travertino, che sembra quasi avanzare sulla piazza dal vasto panorama della Val d’Orcia, rispecchia i canoni classici dell’architettura di Leon Battista Alberti. L’interno, a croce latina, presenta una serie di altari lungo l’abside sui quali troneggiano preziose pale d’altare commissionate dal Papa agli artisti senesi più in auge nella metà del Quattrocento: Sano di Pietro, Vecchietta, Matteo di Giovanni, Giovanni di Paolo.
La riapertura dei Musei a Pienza, in conformità con le linee guida per la ripresa delle attività culturali, prevede l’introduzione dell’app gratuita The Right Distance, un’applicazione per smartphone che, nel pieno rispetto della privacy, consentirà di mantenere la giusta distanza dagli altri visitatori.
Per rimanere sempre aggiornati sulle attività di Pienza Città di Luce è possibile consultare il sito www.pienzacittàdiluce.it
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