Osservare e parlare con il territorio prima di prendere decisioni sul futuro della Pinacoteca di Siena. Axel Hémery, nuovo direttore del museo che si trova in via San Pietro, si è dato questa linea.
La sua prima giornata in città si e caratterizzata per i numerosi incontri: prima la visita alla stessa Pinacoteca dove Hémery è stato accompagnato da Massimo Osanna, direttore generale dei Musei per il Mibact, e dal direttore del Polo museale toscano Stefano Casciu. Successivamente i tre hanno incontrato il sindaco Luigi de Mossi a palazzo Pubblico per poi visitare gli spazi del Santa Maria della Scala dove sono stati raggiunti dalla presidente della Fondazione che gestisce l’antico ospedale, Lucia Cresti.
Tra una tappa e l’altra Axel Hémery ha appunto indicato una sua prima road-map per la gestione della Pinacoteca: “Le collezioni custodite qua dentro sono molto conosciute, ci sono tanti progetti in corso e quindi dovrò prima fare chiarezza per pori valutare ogni scelta”. Sulle possibile collaborazioni con il Comune, una su tutti quella del Santa Maria della Scala, il neo-direttore francese si è però reso subito disponibile: “il mio è un museo statale, ma è legato con tutte le realtà senesi”.
L’entusiasmo per essere arrivato in città è tanto: “Sono contento di fare parte di questo sistema museale, Siena e la Toscana sono meravigliose e la scuola di arte locale ha un valore universale – prosegue -.Con l’Italia ho sempre avuto un legame fortissimo, qui si è capito che arte e cultura sono soft powers. Qui se non c’è il petrolio ci sono le opere”.
Non è stata però la prima volta che Hémery è entrato dentro la Pinacoteca: “Sono stato qui già parecchie volte ed ho fatto un sopralluogo a dicembre prima del concorso per capire come fosse strutturata”. Il nuovo direttore francese entrerà in servizio a marzo:” dovrò concludere i miei ultimi progetti al Musée des Augustins Tolosa”, ha puntualizzato.
“Siena ha bisogno di un direttore dallo spessore internazionale, con un’esperienza solida – sono le parole di Osanna-. La Pinacoteca è adesso un museo che deve affrontare una sua nuova fase della vita e bisogna fare rete. Le nostre strutture non devono essere luoghi dove si va una volta così….Devono essere invece poli di confronto e di cultura attivi con la comunità”. Per Osanna “è importante collegare la Pinacoteca al Santa Maria”, anche se “Siena deve essere agganciata al mondo con una rete di rapporti solida e stabile”, ribadisce Osanna che arriva a citare persino il Louvre.
Soddisfazione è stata espressa anche dal primo cittadino: “La visita al Santa Maria della Scala è propedeutica per fare conoscere i possibili ‘spunti’ per eventuali collaborazioni tra il Complesso e la Pinacoteca – ha sottolineato De Mossi -. Dal Comune ci sarà disponibilità anche se non vogliamo interferire con l’autonomia della Pinacoteca”.
Katiuscia Vaselli