Prima di tutto è doveroso fare una premessa: se flette la crescita del numero delle imprese a Siena e provincia è dovuto anche al fatto che le aziende tendono a strutturarsi e ed unirsi tra loro, per cui non vuol dire che le nostre realtà stanno fallendo.
Ma dopo aver fatto questo preambolo non si può non tener d’occhio quello che emerge dall’elaborazione di Unioncamere e InfoCamere sulla natalità e sulla mortalità delle società nel nostro territorio.
Perché se è pur vero che le imprese nel Senese a fine 2023 sono 44 in più – ed i dati finali locali è bene precisarlo arriveranno il 31 gennaio – l’incremento è inferiore, e non di poco, rispetto al +102 del 2022 e al +163 del 2021.
E per il presidente della Camera di Commercio Siena-Arezzo Massimo Guasconi questi sono numeri che riflettono una situazione difficile a livello italiano: “Viviamo una situazione internazionale con tensioni forti che non si riducono e con un’inflazione che, sebbene in decrescita, non si abbassa in modo così repentino. Non sono segnali positivi”, ammette.
A fine 2023, si legge nel report che Unioncamere e InfoCamere hanno sviluppato per Movimprese, sono più di 27170 le aziende registrate nel nostro territorio, 1297 sono state le iscrizioni e 1253 le cessazioni. Il saldo in termini percentuali è dello 0,16%.
Sono solo le società di capitali quelle che però vedono aumentare di 213 unità il proprio bacino mentre sia le società di persone che le ditte individuali chiudono l’anno con il segno meno e perdono rispettivamente 107 e 3 unità.
Chiaro è che su questi dati hanno inciso delle incognite, come ad esempio, per il settore dell’edilizia, quella del superbonus. “Anche il commercio al dettaglio – osserva Guasconi – sta vivendo una fase di ridimensionamento”.
MC