Poggibonsi – Adottato dal Consiglio Comunale il Piano Strutturale

Poggibonsi

Riqualificazione e valorizzazione della struttura urbana mettendo a sistema le aree pubbliche, tutela del paesaggio, conferma della vocazione produttiva della città, recupero delle potenzialità contenute negli attuali strumenti urbanistici e conseguente no al consumo nuovo suolo.
Queste alcune delle caratteristiche proprie del Piano Strutturale che è stato discusso e adottato nel Consiglio Comunale di Poggibonsi di ieri, 22 luglio. “Un atto di programmazione fondamentale – ha spiegato il Sindaco Lucia Coccheri – che disegna la Poggibonsi del futuro, come si svilupperà, come si trasformerà, che ci dice quale è la nostra idea di città a partire da un quadro conoscitivo approfondito, di cui avevamo bisogno e che si è potuto costruire soprattutto perché si è formato il Sistema Informativo Territoriale. Una città che guarda avanti e cresce nel rispetto della qualità degli spazi urbani e aperti e nel rispetto della qualità della vita di relazione”. “Questo atto – prosegue il Sindaco – nasce da una rivisitazione del Piano attualmente in vigore su cui abbiamo lavorato fin da subito, trovando non pochi ostacoli sulla nostra strada legati anche allo stato di avanzamento di strumenti di pianificazione sovra comunali. Alla fine del 2011 abbiamo avviato il procedimento e dopo circa un anno e mezzo abbiamo raggiunto questo risultato che è frutto di un grande lavoro fatto dal settore urbanistica, dall’Ufficio di Piano, dal Consiglio Comunale e dalla Commissione Ambiente e Territorio. Ringrazio gli uffici per la serietà e la professionalità mostrata e le forze politiche tutte per il senso di responsabilità con cui hanno contribuito e con cui hanno accompagnato i lavori nell’interesse della nostra città”. Ringraziamenti condivisi in toto dall’assessore ad Ambiente e Territorio Giampiero Signorini. “Questo Piano – dice l’Assessore – nasce sulla base delle linee d’indirizzo contenute nel programma di mandato del Sindaco e recepite nell’atto di indirizzo che è stato approvato dal Consiglio e che ha dato via al procedimento formale di revisione degli strumenti urbanistici: limitazione dell’uso del suolo, riqualificazione delle residenze, mobilità sostenibile, riqualificazione del verde urbano. Un cammino che nasce con la scelta di redigere il Piano tramite la formazione di un gruppo di progettazione interna, e che non termina oggi. Adesso ci sarà tutto l’iter formale, la pubblicazione all’Albo e al Burt e quindi si aprirà la fase delle osservazioni. A partire da settembre toneremo ad incontrare cittadini e i gruppi di interesse, compreso il mondo dell’agricoltura, per proseguire il percorso di partecipazione che abbiamo svolto l’anno passato quando abbiamo iniziato a lavorare sul Piano. Sarà l’occasione per restituire parte di quel percorso e per illustrare questo nuovo strumento. Al termine di questa fase torneremo in Consiglio per l’approvazione”. L’adozione del Piano è stata approvata con il voto positivo del Partito Democratico, dell’Italia dei Valori, di Rifondazione Comunisti Italiani, e con il voto di astensione di Riformisti Liberali e Fratelli d’Italia. Unanime il plauso delle forze politiche per il percorso seguito.

 

Il Piano Strutturale è stato quindi presentato in maniera maggiormente dettagliata dal Dirigente del settore urbanistica Fabio Galli e di Pietro Bucciarelli, Progettista del Piano.

 

Le linee guida.

 

Limitare il consumo di suolo: promuovere il recupero del patrimonio edilizio esistente, non consentire ulteriori espansioni del limite urbano.

 

Migliorare la qualità urbana: estendere la centralità delle aree urbane, progettare il margine dei centri abitati, qualificare l’offerta commerciale potenziando e incentivando la presenza di attività di vicinato, agevolare il permanere delle attività artigianali compatibili con il carattere residenziale della zona.

 

Riqualificare la residenza: promuovere la realizzazione di edifici “ecologici”, favorire un’offerta differenziata sul mercato degli alloggi, sviluppare tutte le forme sociali di accesso alla residenza (ERP, convenzionata, ecc).

 

Riqualificare il verde urbano: prevedere la rinaturalizzazione di alcune aree, individuare linee guida per la progettazione di aree verdi.

 

Mobilità sostenibile: razionalizzare il sistema della sosta in ambito urbano, riequilibrio dei flussi di traffico in base alle caratteristiche del sistema stradale, Estensione della rete delle piste pedociclabili.

 

Qualificare l’offerta di attrezzature per lo sport e il tempo libero: integrare gli impianti esistenti.

 

Consolidare la vocazione produttiva: consolidare ed estendere la presenza di attività produttive riqualificando, al contempo, le aree verdi, i parcheggi, e i servizi alle imprese nelle zone industriali.

 

Conservare e valorizzare il paesaggio agrario: individuare la “struttura profonda” del territorio e adottare misure conseguenti per il raggiungimento dell’obiettivo.

 

Il quadro conoscitivo

 

Il Piano Strutturale adottato poggia su basi molto solide rappresentate dal quadro conoscitivo che è stato costruito e in cui la situazione ambientale, territoriale, sociale, demografica è stata radiografata a 360°. Tutta questa massa di dati è stata ‘setacciata’ e sulla base di questa conoscenza è stato possibile costruire una strategia legata alla situazione economica, ai trend demografici, all’analisi delle potenzialità residue degli attuali strumenti urbanistici che, sia nell’edilizia abitativa sia in quella industriale, sono state utilizzate per il 50%. La scelta conseguente è stata quella di costruire un Piano Strutturale con le potenzialità residue non utilizzate e quindi senza prevedere consumo di nuovo suolo, in modo così da rilanciare il processo di riqualificazione del tessuto urbano. Il piano strutturale adottato si inserisce in una storia, ripercorsa in aula, di trasformazioni urbanistiche della città che parte da lontano. L’attuale Piano divide il territorio in due parti, territorio urbanizzato e territorio rurale. Il limite fra i due spazi si è determinato nei decenni ed oggi, con il Piano Strutturale in discussione, è stato recepito all’interno del piano stesso ed entra a far parte della struttura urbana che deve essere valorizzata insieme ai capisaldi che la costituiscono.

 

 

 

Gli altri punti all’ordine del giorno.

 

Il Sindaco nelle sue comunicazioni ha relazionato in merito all’evento meteorologico che ha interessato Poggibonsi il 17 luglio scorso, ripercorrendo la vicenda. “Ringrazio ancora tutti coloro che si sono adoperati per gestire l’emergenza, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, operai del Comune, Polizia, Carabinieri, Protezione civile con Vab e squadre di volontari della Misericordia e della Pubblica Assistenza. Stiamo cercando di quantificare l’entità dei danni, che non sarà poca cosa”.

 

Il Consiglio ha approvato, con i voti positivi di Pd, Idv, Rci e con il no di FdI e Rl, le modifiche allo Statuto comunale. Unanimità per le modifiche al regolamento del Consiglio Comunale, che, come spiegato dal presidente della commissione Statuto e Regolamenti David Bussagli, recepisce nuove normative e formalizza alcune procedure tese a semplificare le attività stesse. Unanimità anche per nomina del responsabile anticorruzione del “Piano provvisorio triennale di prevenzione della corruzione e dell’illegalità e suoi elementi aggiuntivi (codice etico e schede di mappatura dei rischi)”.