“Tutta la nostra rete ospedaliera è un patrimonio della comunità, da tutelare e incrementare nella sua articolazione territoriale e nei valori professionali attraverso forme di integrazione che salvaguardino l’autonomia di ciascun presidio e che nel contempo siano in grado di garantire la circolazione delle professionalità, l’eliminazione degli sprechi a l’innalzamento della qualità dell’intero sistema. Per questo, nel contesto del nuovo Piano sanitario integrato regionale 2012-2015 attualmente in discussione, auspichiamo un confronto aperto e trasparente, prima di tutto con la Usl7 e con l’azienda ospedaliera, affinché la riorganizzazione in corso apporti miglioramenti per i cittadini”.
Queste le parole del Sindaco di Poggibonsi Lucia Coccheri, presidente della Società della Salute valdelsana e membro dell’esecutivo provinciale, che interviene sul futuro della rete ospedaliera della provincia di Siena al centro di un processo di grande riorganizzazione che interessa tutti i presidi ospedalieri e quindi anche quello di Campostaggia.
“L’ospedale di Campostaggia – ribadisce Coccheri – rappresenta un punto di riferimento sanitario per una popolazione che va bene oltre i 60mila abitanti dell’Alta Valdelsa e nonostante questo la struttura svolge in maniera eccellente le sue funzioni dando un contributo indiscutibilmente positivo alla rete sanitaria territoriale e poliambulatoriale della nostra zona. Insieme a Nottola e Abbadia San Salvatore è parte fondamentale delle rete provinciale la cui riorganizzazione deve essere orientata alla tutela e alla valorizzazione dell’intero sistema. Non dobbiamo mai dimenticare che parlare di presidi sanitari significa parlare di servizi che hanno una ricaduta pesante e significativa sull’intera comunità”.
“Siamo tutti consapevoli – dice Coccheri – che la fase che viviamo in campo sanitario è difficile soprattutto perché l’intero settore è gravato da tagli importanti che devono essere gestiti non come sforbiciate generiche, ma sulla base di una strategia di lungo respiro, condivisa e partecipata. Gli impegni contenuti nel processo riorganizzativo dovranno portare non ad un declassamento o ad uno svuotamento di Campostaggia ma ad una diversa organizzazione di tutta la rete ospedaliera che sarà necessario seguire e a cui tutti, istituzioni, politica, operatori, volontari, dobbiamo contribuire, con la massima attenzione e con l’obiettivo di creare un sistema sanitario locale in grado di trasformare le criticità in opportunità per rendere un servizio ancora più efficace”.
“Bene ha fatto il Partito Democratico della Valdelsa – dice Coccheri – ad aprire questo percorso di valutazione e riflessione su una situazione in profonda evoluzione che interessa una questione ampia e complessa e con ricadute così importanti per i cittadini. Inutile arroccarsi su posizioni conservative, dobbiamo invece essere attivi nel processo di rinnovamento che interessa il sistema sanitario di tutta la Toscana, che si trova a doversi riorganizzare seguendo i criteri dell’efficienza e della razionalizzazione dei costi. Campostaggia è un punto di riferimento sanitario importante in questa sistema che può ancora migliorare e che in rete con gli altri presidi della provincia deve essere messo nelle condizioni di continuare a svolgere il suo importante ruolo per i cittadini di tutta la provincia di Siena e di tanti comuni fiorentini e pisani”.