“Le competenze territoriali sono una cosa seria perché si traducono in funzioni e in servizi per i cittadini, e quindi la loro riorganizzazione doveva se non altro precedere il semplice taglio di un Ente. La norma sul riordino delle competenze effettuata dal Governo nel decreto della Spending Review è un vero e proprio proclama demagogico che così come è impoverisce socialmente, politicamente ed economicamente tutto il nostro territorio. Per questo deve essere contrastata e gestita attraverso una discussione seria volta a costruire proposte alternative sostenibili.
Per l’ennesima volta siamo di fronte ad una riforma che taglia sulla base di criteri ragionieristici e per niente rappresentativi delle diverse realtà. Soprattutto è una riforma che non dice niente su come i territori dovranno riorganizzarsi, mettendo così in difficoltà intere funzioni. Sappiamo che tutto il paese sta soffrendo di una grave crisi sociale ed economica, di cui anche la nostra comunità sta vivendo a affrontando, con grandi difficoltà, le conseguenze. Se siamo riusciti a resistere fino ad ora è stato principalmente grazie all’unità del territorio con al timone la nostra Provincia, che ha svolto un ruolo prezioso nel mettere in campo strumenti, servizi di qualità, progetti di sviluppo, azioni di mediazione e di concertazione. Lo ha fatto compatibilmente alle proprie competenze e quindi svolgendo un ruolo completo e ben più valoriale di quello di mera presenza, come probabilmente è avvenuto altrove.
Per questo dobbiamo contrastare questa norma con grande lucidità e senso di responsabilità e quindi con l’intento di costruire un modello alternativo. Dobbiamo mantenere la barra dritta in un momento di confusione totale come questo e metterci insieme per costruire una proposta sostenibile, che riesca a disegnare una organizzazione territoriale efficace sotto il profilo della Spending Review ma che non penalizzi interi territori gettandoli nel caos e nella destrutturazione. Una proposta che dovrà venire da tutti perché queste battaglie le devono fare i territori unitariamente, senza campanilismi e senza arroccamenti che creano una frammentarietà pericolosa che la nostra provincia non ha mai avuto e che, oggi più che mai, deve essere evitata”.