La convenzione tra il comune di Poggibonsi ed il tribunale di Siena per la ‘messa alla prova’, come previsto dal codice penale, è stata firmata. Questo istituto prevede che imputati, puniti con la sola pensa pecuniaria o con la detenzione non superiore a quattro anni, accedano ad un programma di trattamento riabilitativo alternativo alla pena che consiste nello svolgere attività a servizio della comunità senza retribuzione. La convenzione è stata firmata dal presidente di sezione del tribunale di Siena, Luciano Costantini, e dal sindaco David Bussagli. Il comune di Poggibonsi, sulla base di quanto firmato, mette a disposizione due posti per due persone.
L’assessore alle politiche sociali di Poggibonsi, Enrica Borgianni, commenta: “Una firma importante con cui concretizziamo un impegno che nella nostra città è stato promosso prima di tutto dal consiglio comunale. Una misura di civiltà e una opportunità vera di riabilitazione e di promozione delle persone. Ringrazio i tanti soggetti che hanno lavorato a questo obiettivo che consentirà alle persone ammesse di fruire di questa possibilità, chiaramente sulla base del complesso di norme che disciplinano l’istituto stesso”. Lo stesso codice penale, infatti, individua i casi in cui il giudice può disporre la messa alla prova sulla base di un programma di trattamento predisposto dall’ufficio di esecuzione penale esterno e subordinato all’espletamento di una prestazione di pubblica utilità, ovvero una prestazione non retribuita in favore della collettività da svolgere per come definito dall’Uepe stesso.
La convenzione sottoscritta ha una durata di un massimo di cinque anni e individua le aree di interesse dell’ente dove destinare i due soggetti che beneficeranno del programma. Questi si occuperanno di prestazioni di natura sociale e sociosanitaria e di lavori di manutenzione e fruizione di immobili e servizi pubblici. La convenzione disciplina tutti i passaggi della collaborazione fra comune e tribunale, con i reciproci impegni fra cui quello da parte del comune di informare periodicamente la cancelleria del tribunale e l’Uepe sulla situazione dei posti disponibili per favorire l’attività di orientamento necessaria per indirizzare gli imputati. Il programma di trattamento viene stabilito
dall’Uepe stesso che specificherà mansioni, durata della prestazione e orario di lavoro nel rispetto delle esigenze di vita dei richiedenti e cercando di conciliare le esigenze di entrambi, richiedenti e uffici.
Il consiglio comunale stesso si era espresso con una mozione, approvata all’unanimità, che impegnava il sindaco e la giunta alla firma della convenzione. Peraltro, il comune aveva anche sottoscritto il protocollo di intesa tra società della salute senese e Altavaldelsa, fondazione territori sociali Altavaldelsa, l’Uepe di Siena e Grosseto, la casa circondariale di Siena, la casa di reclusione di San Gimignano, l’associazione ‘Aleteia’ e l’associazione ‘Apab’.
Tutto ciò punta a rendere più efficace il percorso di reinserimento sociale e di responsabilizzazione di coloro che hanno commesso un reato, consentendo loro di accedere a servizi di giustizia riparativa e contribuendo nel contempo a migliorare i vari servizi offerti da enti locali e da associazioni.