A Poggibonsi tutti i bambini e tutte le bambine trovano posto nelle scuole dell’infanzia, usufruendo dei servizi comunali, statali e privati. E’ quanto emerge delle iscrizioni che si sono chiuse nelle settimane scorse proprio per il prossimo anno delle materne.
“Il servizio è garantito – dice l’assessore alle Politiche Educative Serena Cortecci – a tutte le famiglie, compresi gli anticipatari. Al momento, con le nuove iscrizioni, abbiamo 756 bambini e bambine che frequenteranno le due scuole comunali, le sei scuole statali e le due private”. Entrando nel dettaglio vediamo che nelle scuole comunali di Luco e di via Risorgimento ci sono 150 i bambini, compresi i nuovi iscritti per il prossimo anno in cui sono state fatte, come l’anno precedente, due sezioni. Nella scuola dell’infanzia statale del I Circolo, e quindi al Picchio Verde (Borgaccio), al ‘Girotondo’ e al ‘Paese dei balocchi’ sono iscritti per il prossimo anno 285 bambini e bambini compresi 19 anticipatari. Nella scuola dell’infanzia statale del II circolo, e quindi Cedda, “Arcobaleno” (Borgaccio), Staggia Senese, gli iscritti sono 226 compresi 13 anticipatari. Alle scuole dell’infanzia private, Umberto I e Vittorio Veneto (Staggia Senese) sono 95 gli iscritti.
“C’è stata – dice Cortecci – una flessione nella popolazione scolastica proprio nella fascia dell’infanzia. Prevedibile in quanto si era già manifestata l’anno passato ma comunque significativa tanto che la capienza ricettiva delle scuole del territorio supera quest’anno le richieste arrivate”. La popolazione scolastica nel suo complesso (fascia 3-14 anni) tiene in quanto a fronte di una diminuzione di bambini e bambine sono i 6 anni, aumentano gli alunni della scuola primaria e tiene il numero di iscritti alla scuola secondaria di primo grado. “Il numero degli iscritti – dice Cortecci – quando si parla di scuole dell’infanzia è sempre molto flessibile perché legato a frequenti ritiri in corso d’anno e nuovi arrivi. Al momento possiamo dire che aldilà del minore numero di bambini e di bambine, le scelte fatte hanno consentito di conservare attive tutte le sezioni funzionanti. Elemento questo che ha un ruolo fondamentale per le scuole statali dove, tenuto conto delle indicazioni a livello nazionale, da una eventuale chiusura si torna difficilmente indietro. Per le scuole statali infatti una eventuale sezione persa diventa difficilmente riattivabile, con conseguenze negative sull’organico e su tutto il sistema dei servizi, a differenza del servizio comunale che in questo è molto più flessibile”.