Dopo un intenso anno d’indagini avviate dalla Polizia di Stato si è conclusa l’Operazione Snob, relativa alla vasta attività di spaccio di sostanze stupefacenti, che ha interessato in veste di acquirenti la cosiddetta “Siena bene”.
Il bilancio è di 5 persone arrestate in flagranza di reato nel corso del 2014, per arrivare ad altre 12 denunciate ad esito delle indagini portate avanti dalla Squadra Mobile della Questura di Siena, diretta dal Vice Questore Aggiunto Sabatino Fortunato.
Gli uomini della Sezione Antidroga della Mobile hanno, inoltre, dato esecuzione a quattro delle cinque misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Siena, nei confronti di un italiano di 53 anni, M. D. L. attualmente in custodia cautelare in carcere, e di 4 cittadini albanesi, uno dei quali agli arresti domiciliari, K.M. di 29 anni, e gli altri due, O.S. di 34 anni e J. B. di 31, sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
La vasta rete di spaccio stroncata a seguito dell’attività investigativa della Polizia ha riguardato principalmente la città di Siena, luogo in cui l’italiano riforniva benestanti acquirenti di cocaina, da cui la denominazione di “Operazione snob”.
Dalle indagini è emerso che il traffico di sostanze stupefacenti interessava anche la zona della Valdelsa, dove principalmente operava il 29enne albanese.
Si parla di un giro di oltre mezzo chilo di cocaina, spacciata in maniera continuativa, soprattutto durante il fine settimana, al prezzo di circa 100 euro al grammo, e di oltre 6 kg complessivi di marijuana.
In particolare all’italiano, arrestato alle prime luci dell’alba di ieri dagli investigatori della Squadra Mobile e condotto in carcere, sono stati attribuiti una mole di episodi di spaccio dei quali lo stesso si rendeva protagonista con una certa spavalderia, noncurante del fatto che la Polizia gli potesse stare addosso, quando arrestò in flagranza di reato uno dei suoi principali fornitori, il 14 marzo dello scorso anno.
In quell’occasione venne sequestrato anche un significativo quantitativo di sostanza adatta al taglio della cocaina, oltre agli strumenti necessari all’attività di spaccio.
L’attività di spaccio dell’albanese, non di minore importanza, si concentrava invece più nella zona della Valdelsa, dove lo stesso si muoveva anche rifornendo di droga due fratelli connazionali, anche questi arrestati nella nostra città, in flagranza di reato, dalla Polizia il 6 febbraio del 2014.
Sono ancora in corso accertamenti finalizzati rintracciare l’ultimo dei soggetti sottoposti agli obblighi di firma che risulterebbe essere tornato nel suo paese di origine.
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