Una ricca serie di eventi farà da cornice alla inaugurazione delle attività dell’anno accademico del Polo universitario penitenziario dell’Università di Siena e dell’Università per Stranieri di Siena, che si terrà il prossimo 18 dicembre alla casa di reclusione di San Gimignano, in località Ranza.
Saranno i due Rettori, Roberto Di Pietra e Tomaso Montanari ad aprire l’evento alla struttura carceraria, dove da anni si tengono le attività didattiche dei due atenei senesi. Saranno presenti la direttrice della struttura, dottoressa Maria Grazia Giampiccolo, i due delegati alle attività del polo penitenziario dei due atenei, professoressa Antonella Benucci e professor Gianluca Navone e il professor Andrea Borghini dell’Università di Pisa.
È previsto anche un collegamento da remoto con la casa circondariale di Santo Spirito di Siena.
In questi anni di attività sono stati 100 gli studenti che hanno preso parte alle attività didattiche del Polo universitario penitenziario iscrivendosi ai corsi di laurea. Nel corso dello scorso anno accademico i primi studenti hanno conseguito il titolo di laurea.
Il rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra esprime piena soddisfazione “per la grande crescita del polo universitario penitenziario che muovendo dalle prime iniziative degli anni novanta si è gradualmente radicato in Toscana potendo così contare nell’anno accademico 2023-2024 oltre ottanta studenti e studentesse iscritti ai corsi di studio dell’Università degli studi di Siena. Le forme di collaborazione tra atenei stanno dando risultati importanti. Si tratta di un lungo percorso di crescita e, se si vuole, di libertà culturale ancora ampiamente da percorrere e da sviluppare. In questo percorso si inseriscono le iniziative avviate dal professor Gianluca Navone nell’ambito della sua delega al polo universitario penitenziario in collaborazione con gli uffici competenti dell’ateneo”.
Ha detto il rettore dell’Università per Stranieri di Siena, Tomaso Montanari : “L’impegno per il polo penitenziario e per gli allievi e le allieve ristretti e ristrette è per noi di fondamentale importanza; è un impegno antico dell’ateneo grazie alla professoressa Antonella Benucci e a tutto l’ateneo e conosce un salto di qualità grazie al Polo penitenziario della Toscana, alla collaborazione stretta con Unisi e, in questo caso, con l’istituto di Ranza. La nascita di un campus penitenziario consentirà una mobilità maggiore dei ristretti e una intensificazione della programmazione culturale, che per noi ha un significato particolare perché pensiamo che la cultura sia sempre liberazione e costruzione di una piena umanità. In questo senso lavorare per i ristretti, con i ristretti, non è una forma di aiuto che noi liberi diamo loro, ma è una forma di aiuto che loro danno a noi, per farci capire fino in fondo il senso liberante e di costruzione dell’umanità che ha la ricerca, lo studio e la cultura”.
L’appuntamento sarà anche l’occasione per la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione per la gestione del campus universitario per studenti detenuti istituito alla stessa casa di reclusione di San Gimignano. Saranno presenti Pierpaolo D’Andria, provveditore dell’amministrazione penitenziaria Toscana-Umbria e Serena Spinelli, assessore alle Politiche sociali, abitative e alla cooperazione internazionale della Regione Toscana.
L’accordo individua le modalità di accesso agli studi, lo svolgimento delle attività didattiche all’interno dell’istituto penitenziario, anche in relazione al progetto presentato dalla direzione della casa di reclusione di San Gimignano per la creazione del primo campus universitario penitenziario, condiviso fra i Rettori per una gestione integrata tra l’amministrazione penitenziaria e le due istituzioni universitarie.
Seguirà il primo degli incontri, programmati per il 2024, del ciclo dei seminari “Raccontami”, un dialogo con la scrittrice Mariolina Venezia. L’autrice parlerà dei suoi romanzi, che hanno ispirato la popolare serie televisiva “Imma Tataranni-sostituto procuratore”.
A colloquiare con la scrittrice saranno la professoressa Antonella Benucci, docente dell’Università per Stranieri di Siena e delegata per il Polo universitario penitenziario e il professore Alessandro Fo, docente del dipartimento di Filologia e critica delle letterature antiche e moderne dell’Università di Siena.