Prefabbricato in piazza Amendola, Loré: “L’obiettivo è rendere la struttura operativa da gennaio 2024”

Il prefabbricato in piazza Amendola per il trasferimento temporaneo degli asili nido comunali “Ape Giramondo” e “Albero dei sogni” è stato l’oggetto di una interrogazione, presentata dal consigliere del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 21 luglio. All’interrogazione ha risposto l’assessore all’edilizia scolastica del Comune di Siena Lorenzo Loré.

“Vorrei per prima cosa sottolineare che sono state vagliate tutte le soluzioni potenzialmente individuabili in ordine alla necessità dello spostamento dei due asili nido e che la consistenza e la natura dei lavori non rendevano in alcun modo possibile o praticabile la realizzazione degli stessi nei mesi estivi – ha detto Loré – Si è quindi scelto di approfondire la fattibilità di utilizzare una struttura di tipo temporaneo da posizionare il più vicino possibile alla struttura oggetto di lavori, in maniera tale da cercare di ridurre i disagi che inevitabilmente ci sarebbero stati per le famiglie”.

“Sono state dunque avviate le operazioni preliminari – ha aggiunto – al collocamento della struttura, comprese stime, possibilità di allacciamenti ai pubblici servizi e accurato studio degli spazi interni da realizzare, giungendo alla produzione della documentazione tecnica utile alla richiesta dei pareri di competenza per i quali siamo in attesa di ricevere notizie dai vari soggetti coinvolti”.

Sulle tempistiche legate al trasferimento l’assessore Lorè ha spiegato che “allo stato attuale è prevista la posa in struttura entro il mese di novembre, in modo da consentire il trasferimento e la possibilità di rispettare le tempistiche imposte dal bando Pnrr cui a suo tempo il Comune di Siena ha partecipato ottenendo il finanziamento. L’obiettivo è rendere operativa la struttura del mese di gennaio 2024 consentendo l’inizio dei lavori già messi in gara ed appaltati”.

“E’ precisa intenzione dell’amministrazione informare le famiglie in maniera tempestiva – ha concluso Lorè – Il motivo dell’allungamento dei tempi è da ricercarsi esclusivamente nel fatto che fino a questi giorni si è cercato di portare avanti la possibilità di non ricorrere alla posa della struttura prefabbricata, cercando di sfruttare qualche spazio esistente, ma da un lato le restrizioni normative in materia di prevenzione incendi attinenti gli asili nido e dall’altro la necessità di trovare un incastro con i movimenti dovuti allo svolgimento di lavori in altre strutture scolastiche non permettono possibili alternative”.

“A conclusione – aggiunge Lorè – mi preme far presente quali siano le motivazioni che non consentono di accogliere 24 bambini nella nuova struttura temporanea, la fascia 3-12 mesi necessita di un pasto e di una dieta particolare che nel prefabbricato non potrebbe essere garantita. Infatti non sarà presente un locale cucina ma soltanto un luogo dove sarà organizzato il servizio di sporzionamento e di distribuzione dei pasti per i bambini con più di 12 mesi per i quali invece non occorre lo stesso percorso alimentare”.

Il consigliere Giulia Mazzarelli (Pd) si è dichiarata non soddisfatta, “in quanto sussiste e rimane la mia critica sull’assenza di pianificazione visto che i lavori sul prefabbricato potevano essere, come tutta la procedura, anticipati. La gara d’appalto doveva essere già stata aggiudicata, così da permettere ai lavori di cominciare prima così da garantire il trasloco a settembre. I tempi sono stati allungati proprio a causa di una mancata pianificazione. Un ipotetico slittamento dei tempi causerebbe nuovamente l’esclusione dai bandi di ammissione di ventiquattro lattanti”. “Nella città di Livorno una situazione simile è stata gestita diversamente – aggiunge Mazzarrelli – con il trasferimento di un nido all’interno di un prefabbricato è stata ricreata la situazione originaria di cui i bambini necessitavano, con la predisposizione di una cucina. Questo conferma il dubbio di un’assenza di progettazione e di una sistemazione adeguata. Forse la mancanza dei locali cucina, per quanto riguarda il prefabbricato senese, è legata a problemi di natura economica”.