Un leggero miglioramento dell’aria e ancora alta la qualità delle acque di balneazione: sono i due dati principali riportati questa mattina durante l’annuario dei dati ambientali Arpat 2021-2023. La qualità dell’aria infatti, come riportato in Regione, registra una tendenza di lieve miglioramento, ma l’approvazione il 14 ottobre della nuova Direttiva europea che stabilisce il rispetto di limiti più severi di quelli attuali pone delle nuove sfide. Le acque, con il 95,3% delle aree e il 98,3 dei km di costa restano classificate come eccellenti. Su Siena, buono lo stato chimico ed ecologico dei fiumi, così come la qualità dell’aria. Per quel che riguarda i sistemi produttivi, in provincia sono 31 gli impianti controllati, di cui solo sei hanno registrato irregolarità.
“Dalla lettura dei dati ambientali, emerge un quadro in evoluzione dello stato di salute dell’ambiente toscano – commenta Pietro Rubellini direttore generale ARPAT- che risente ormai da qualche anno degli effetti dovuti al cambiamento climatico, determinando uno stress di alcuni comparti ambientali. Gli indicatori del comparto acqua, essendo uno tra i più delicati – evidenziano una tendenza al peggioramento delle condizioni naturali. Le cause sono da ricercarsi nella scarsa permanenza dell’acqua nei suoli e nella diminuzione della ricarica degli acquiferi, entrambi fenomeni imputabili al cambio del regime delle precipitazioni concentrate e intense”.
Presente all’illustrazione dei dati, anche il presidente della Regione Giani, che ha posto l’accento su uno degli aspetti maggiormente impattanti, ovvero le “bombe d’acqua”, che hanno recato danni importanti nel nostro territorio in questi ultimi anni.
“l monitoraggio offerto dall’Agenzia è centrale in rapporto alle sfide imposte dai cambiamenti climatici – spiega Giani -. Pensiamo per esempio all’acqua e all’approccio culturale diverso che dobbiamo assumere rispetto al tema delle precipitazioni atmosferiche. Vere e proprie “bombe d’acqua” sono fenomeni che hanno perso il carattere della straordinarietà, come vediamo anche in questi giorni, per rientrare invece nell’ordinario. Qui si deve concentrare la priorità di tutti gli enti pubblici in rapporto alle azioni a difesa del territorio. La gestione dell’assetto idrogeologico è un aspetto sul quale come Regione Toscana stiamo concentrando il massimo degli sforzi”.
Pubblicato oggi anche Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore che misura le performance ambientali dei capoluoghi di provincia italiani. Siena risulta essere regina green della vivibilità ambientale urbana ma a livello nazionale non va bene, pur risalendo sei posizioni si piazza al ventiseiesimo posto.