Costruire Siena su Minecraft: è ciò che hanno fatto gli oltre 150 studenti delle scuole Saffi e San Bernardino che grazie al progetto Siena Virtual Game, promosso da Fondazione Mps e Vernice Progetti Culturali, hanno potuto creare con i cubetti del celeberrimo gioco online, tutti punti nevralgici della città del Palio. Un lavoro lungo e delicato, in cui gli alunni sono stati accompagnati dai tecnici professionisti di RoboCode.
“La Fondazione, da sempre segue il percorso formativo dei giovani – commenta il presidente di Fmps Carlo Rossi -. Seguiamo i giovanissimi delle elementari con il progetto School Food, fino ai laureati con Ikigai. Questo progetto, invece, è un primo esperimento, in cui gli studenti possono apprendere cose nuove attraverso i videogiochi. Molto spesso, noi grandi tendiamo a tenere distanti i nostri figli o i nostri nipoti dalle tecnologie, ma in questo caso sono dei veri e propri strumenti per arricchire il bagaglio culturale”.
“Il lavoro fatto con i nostri professionisti e con i ragazzi è durato moltissimo – spiega Gloria Zanichelli di RoboCode -. Per arrivare a realizzare il mondo Minecraft, con tutte gli edifici più importanti di Siena abbiamo impiegato, infatti, quasi sei mesi ed è stato un percorso molto bello. Inoltre, i ragazzi hanno partecipato con grande entusiasmo, perché per loro è stata una novità”.
Il “Siena Virtual Game” è un progetto ideato come strumento didattico innovativo, concepito per supportare l’insegnamento nelle scuole della storia della città. Prima della costruzione del mondo su Minecraft, infatti, i ragazzi sono stati portati nei luoghi principali di Siena, guidati da Laura Bonelli.
“Ho deciso di tenere una linea ben precisa, ovvero quella medievale – commenta Laura Bonelli di Vernici Progetti Culturali -. Infatti, gli alunni hanno rappresentato la città in quel periodo storico, ricostruendo gli edifici più importanti: si passa da Piazza del Campo, il Duomo, Provenzano, palazzo Sansedoni, palazzo Pubblico e molto altro. Prima di arrivare a ciò, con le classi siamo andati in giro per i punti appena citati, raccontanto loro aneddoti e storie, che hanno reso le lezioni più piacevoli e più interessanti”.