Gli agenti della guardia di finanza avevano rivelato una discrepanza nelle entrate in servizio di sei medici della commissione per il rinnovo delle patenti
Sei medici della commissione per rinnovare le patenti sono finiti davanti al Gup per presunta truffa ai danni dell’Asl. Il processo prende il via da un’inchiesta della Guardia di finanza. Le fiamme gialle (qualcuno li ha sollecitati in tal senso con una denuncia-querela?) cinque anni fa iniziano a spulciare i verbali delle varie commissioni e le entrate in servizio dei medici. Gli orari non tornano. Variano tra un minuto e 13 minuti. Normale penserete voi. Come far combaciare al minuto l’ingresso a lavoro del sanitario e l’orario della visita per rinnovare la patente?
Non la pensano così i finanzieri visto che ogni medico per ciascuna presenza in commissione patenti percepisce 5 euro. Il danno ipotizzato per ciascuno di loro è irrisorio. Eppure il Pm del momento crede nell’ ipotesi avanzata dai finanzieri e chiede il rinvio a giudizio. Ieri mattina in una lunga udienza preliminare lo stesso sostituto procuratore della Repubblica Nicola Marini dopo aver attentamente valutato gli atti chiede il non luogo a procedere per i sei medici. Il giudice dopo aver ascoltato i difensori rinvia al 4 luglio per la sua decisione.
Cecilia Marzotti