I due giovani sciabolatori finiti sotto indagine per una presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di una schermitrice di 17 anni, che sarebbe avvenuta dentro un campus estivo a Chianciano Terme, si sono autosospesi dai loro prossimi incontri. Lo scrive La Repubblica. La decisione sarebbe stata presa dai due dopo essersi confrontati con i propri maestri e i legali. “La Federazione non aveva ritenuto di adottare alcun provvedimento. Nardella è ancora in forse se si presenterà o meno ma la pressione mediatica è troppo alta”, spiega al giornale l’avvocato Matteo Starace, che difende gli schermidori insieme agli avvocati Enrico De Martino e Gian Paolo Del Sasso. Intanto l’avvocato Luciano Guidarelli, legale della giovane, ha risposto al presidente del Coni Giovanni Malagò, che ieri (link qui) aveva osservato come le accuse fossero “molto gravi” ma poi “si entra nel campo delle interpretazioni e delle logiche”. “Quindi la mia assistita si sarebbe inventata tutto – è la risposta del legale della ragazza-? A che pro. E poi a sette mesi di inerzia da parte in primis della federazione? Da padre e da avvocato rimango senza parole. A volte è meglio tacere che pronunciare sentenze su una povera ragazza che oggi sta vivendo un dramma più grande di lei e che la segnerà per il resto della sua vita”.
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