Prima il soggetto industriale, poi lo stabilimento: il tavolo provinciale fissa le priorità su Beko

Prima il progetto industriale poi l’immobile: questa la posizione emersa al tavolo in provincia sulla vertenza Beko.

La richiesta è unitaria – quindi vede insieme tutte le istituzioni – ed è quella di trovare un soggetto per la reindustrializzazione dello stabilimento in viale Toselli prima di pensare a cercare un attore pubblico che possa acquistare la medesima struttura. L’incontro di oggi ha visto, oltre ad enti e istituzioni, l’esordio dell’Università, con quattro professori, e della Fondazione Monte dei Paschi, con la presenza del presidente Carlo Rossi.

Il nuovo appuntamento sulla vertenza sarà il prossimo lunedì 24 febbraio, con il tavolo azienda-sindacati e Governo a Roma. All’Esecutivo verrà chiesto con buona probabilità di sforzarsi per trovare un soggetto per la reindustrializzazione. E poi si ripeterà che anche Siena dovrà in qualche modo rientrare nel piano da 300 milioni di investimenti che la multinazionale turca intende fare in Italia. Una parte di queste risorse dovrà essere sfruttata su viale Toselli, per attrarre poi nuove realtà.

La vertenza Beko Europe per Siena “non è chiusa finché non ci saranno le condizioni per garantire la continuità industriale per il sito di viale Toselli attraverso un coinvolgimento e un richiamo alle sue responsabilità della multinazionale verso il territorio – ha ribadito la presidente della provincia di Siena Agnese Carletti – . Al tempo stesso auspichiamo che il Governo si faccia garante rispetto al percorso che dovrà essere individuato per la salvaguardia dei 299 posti di lavoro che, nella vertenza, rimangono ancora oggi la priorità assoluta”

“Come territorio, nell’ambito della vertenza e nel rispetto delle competenze e con gli strumenti a disposizione, siamo pronti a fare la nostra parte ma questo potrà avvenire solo in presenza della garanzia di un progetto industriale e, da parte di Beko, del tempo e delle risorse necessarie utili a garantire il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori senesi”, conclude la presidente.