Primo maggio, via mascherine e super green pass: buon senso o apertura totale?

Via le mascherine e il super green pass all’interno di bar, ristoranti, caffetterie, negozi e centri benessere. Da domani, domenica primo maggio, cambiano le regole e l’Italia fa un passo in avanti verso la completa normalità. Nuovo dpcm che toglie le mascherine e il green pass, ma dal governo arriva un appello: servirà il buon senso, ovvero l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale nel caso in cui si creasse una situazione di assembramento al chiuso. Intanto le persone si stanno già preparando a questo passo significativo che sancisce, per la prima volta, una vera e propria riapertura. Infatti, green pass e mascherine resteranno obbligatori solo in alcuni eventi sportivi e culturali al chiuso. Servirà solo il buon senso, quel requisito più volte chiesto dal governo nella gestione della pandemia, ma che si rimette alla responsabilità dell’individuo senza che alcuna regola imponga niente di fatto. Un tema che pone un dibattito interessante soprattutto per i commercianti che hanno visioni e idee diverse.

“Per quanto mi riguarda nemmeno io metterò la mascherina da domani – commenta una commerciante – credo che comunque il buon senso prevarrà, in questi anni abbiamo imparato a proteggersi da questo virus. Mi sono vaccinata, mi igienizzo le mani ogni volta che tocco del denaro, lavoro tutto il giorno accanto al forno con un caldo allucinante, ho seguito le regole e adesso basta”.

“Continuerò a tenere la mascherina per  rispetto dei miei colleghi – afferma un altro commerciante – vivo con una persona anziana in casa ed è indispensabile preservare la sua salute. Ovviamente io non posso imporre la mascherina ai clienti dal momento che non ci sarà più la regola, ma se mai si dovesse verificare una situazione di assembramento la consiglierò”.

Niccolò Bacarelli