I carabinieri della Compagnia di Poggibonsi hanno arrestato in flagranza di reato tre persone per il reato di produzione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Gli uomini del capitano Danilo Ferella, alle prime luci dell’alba di ieri, hanno dato esecuzione ad una serie di perquisizioni domiciliari tra i comuni di Casole d’Elsa e Colle val d’Elsa che hanno permesso di recuperare una piantagione “indoor” di canapa indiana, numeroso materiale per la coltivazione, una serra termo-riscaldata completa di umidificatore e lampade uva.
A finire in manette sono stati V. P., casolese classe 1954, pensionato, il figlio V. I. classe 1984, operaio e A. R., senese classe 1986, cameriera. I tre, tutti residenti a Casole e con precedenti specifici, erano stati attenzionati da mesi dai militari della locale stazione carabinieri perché presso il loro domicilio era stato registrato uno “strano” via vai di persone con precedenti per droga.
Dopo alcune settimane di pedinamenti per accertare le frequentazioni e le abitudini, gli uomini della Benemerita hanno quindi deciso di procedere ad un mirato controllo domiciliare presso le rispettive residenze dei tre e presso quello che risultava essere il loro reale domicilio.
Delle tre abitazioni controllate, solo una è risultata essere abitata, quella appunto di Casole d’Elsa. I militari, dopo aver effettuato l’accesso, hanno trovato in una stanza, una serra attrezzata di tutti gli strumenti per la coltivazione “indoor” della cannabis, tra i quali delle lampade uva, un umidificatore professionale ed una tenda termo-riscaldata , modificata per ospitare circa venti vasi predisposti per la coltivazione della canapa. In altri locali, i militari hanno rinvenuto fertilizzanti, materiale per il confezionamento ed il taglio della sostanza stupefacente. In un ripostiglio attrezzato invece con un ventilatore, i carabinieri hanno rinvenuto sette piante di canapa in essiccazione. Tutto il materiale è stato sequestrato.
Gli arrestati quindi sono stati condotti presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Poggibonsi in attesa del giudizio direttissimo.