Prove di notte, Bartoletti: “Primo a scegliere? Senza cavalli di nome sono uguale agli altri”

“Sono il primo a scegliere? Senza cavalli di nome sono uguale a tutti gli altri”, così Jonatan Bartoletti risponde alle domande dei giornalisti sulle aspettative che ripone sulla tratta. Quello di Scompiglio è forse un modo per eludere la domanda ma la verità è che il 29 giugno, dopo l’esclusione di Unidos, i cavalli esordienti saranno almeno 7 con la forte possibilità che possano salire anche a 8 o 9. Con tanti esordienti in piazza, chiaramente, non sarà affatto banale, per nessun fantino, fare le giuste valutazioni del caso.

Su Schietta e Violenta da Clodia Scompiglio dice: “Quelli sono i cavalli che danno più garanzie, poi magari ci sarà un cavallo nuovo”. “Speriamo sia un Palio intelligente – continua -, che non ci siano brutte cose, che sia lottato e che sia un trionfo per chi vincerà. Io non ho mai fatto contro i cavalli, più ci sono e meglio è”.

“È bellissimo essere di nuovo qui – dice invece Andrea Coghe -, quando sono sceso da cavallo ero felice come un bambino sceso da una giostra. Sicuramente si vede la differenza tra i cavalli esperti: un conto è la provincia, un conto è la Piazza”. “Cosa bisogna aspettarsi? Questa è una bella domanda – prosegue ancora -, la verità è che bisognerà lavorare bene nei quattro giorni di Palio”. “Il Palio è un gioco rischioso per definizione – aggiunge -, chi ha paura non va alla guerra”.

Presente anche Elias Mannucci detto Turbine che ha detto: “Stiamo vedendo stamani i cavalli ed ora dobbiamo capire quali sono i migliori. Qualcuno si è adattato meglio, mentre qualcuno andrà rivisto per la tratta per avere qualche dettaglio in più. Io spero di montare il miglior  cavallo nella migliore situazione possibile”. “Al momento – chiosa – c’è la Pantera ma anche il Montone”.

Emanuele Giorgi