Psicologo di base, sessantadue pazienti seguiti a Siena nei primi mesi di sperimentazione

Dal 18 settembre al 31 marzo sono stati presi in carico 62 utenti, di cui 52 nella fascia d’età tra i 18 e i 65 anni, 6 minori e 4 over 65: sono i numeri del servizio dello psicologo di base alla casa della salute di Fontebecci.

“Per semplificare l’invio da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, è stata costruita una scheda di possibili problematiche per cui è indicato il percorso della psicologia di base – spiega l’Asl-. Il servizio, infatti, non è fondato su un approccio diagnostico, ma di prevenzione del disagio e cerca quindi di intercettare precocemente situazioni problematiche che non sono diventate ancora una evidente psicopatologia. Quello che è stato rilevato, in particolare nella sede della Casa della Salute di Fontebecci, è che i cittadini hanno risposto in modo convinto a questa proposta e la vicinanza anche fisica degli studi medici, la possibilità di utilizzare la segreteria condivisa hanno sicuramente facilitato il percorso di collaborazione tra i medici di base e la psicologa di base dottoressa Rossella Primola”.

“Ho potuto apprezzare in prima persona il valore di questo servizio innovativo, che stiamo sperimentando in diverse Case di comunità della Toscana, – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. – I numeri e i risultati dei percorsi attivati fino ad oggi sono positivi, e ho riscontrato un buon livello di collaborazione tra i professionisti che operano nella struttura. Dalla sua attivazione il servizio sta offrendo risposte concrete, e abbiamo deciso di estenderlo ad altre realtà, tra cui la casa di comunità di Abbadia San Salvatore, dove nei prossimi mesi sarà attivato lo psicologo di base”.

“La sperimentazione del servizio di psicologia di base alla Casa della Salute di Siena sta dando ottimi risultati, – afferma il direttore della Società della salute  Senese Lorenzo Baragatti. – In particolare si apprezzano oltre ai i consistenti numeri di persone prese in carico, gli approcci multidisciplinari, la possibilità di erogare prestazioni con percorsi appropriati e la soddisfazione dei professionisti e dei cittadini che, mantenendo il rapporto di fiducia con la medicina generale, possono usufruire di questa prestazione specialistica di prossimità”.