“Siamo alle porte della nostra festa sociale, cerchiamo di dare rilievo alla nostra azione. Purtroppo noto che con il passare del tempo c’è una perdita di attenzione e di senso sociale, c’è sempre più chiusura degli esseri umani verso gli altri esseri umani. La nostra associazione troppo spesso vene data per scontata, non vediamo più umanità in giro e questo è una sentimento che va risvegliato”. Parole di Fabio Lapisti, presidente della Pubblica Assistenza di Siena dette durante la presentazione della Festa dell’organizzazione che compierà 126 anni e celebrerà il 30esimo anniversario dallo spostamento da via del Paradiso a viale Mazzini con molte iniziative. Tutto inizierà nella giornata di domani, giovedì 5 settembre alle 17.30, protagonisti saranno i membri del gruppo Donatori di sangue in un incontro dove si discuterà della situazioni delle donazione nella provincia di Siena. Venerdì 6 settembre la sede di Viale Mazzini ospiterà un evento, alle 17, dal nome “La sede della Pubblica Assistenza nella città che cambia”, interverranno, oltre ai volontari dell’associazione, lo storico ed ex-assessore Alessandro Orlandini e Maurizio Boldrini, giornalista e professore dell’Università. All’inizio della serata spazio alla presentazione del libro “Fuori dal buio”(link qui) scritto dai detenuti del carcere di Santo Spirito. Saranno presenti uno degli autori e la giornalista Cecilia Marzotti, nostra collaboratrice, che ha coordinato il delicato lavoro. Alle 21, sempre negli spazi dell’associazione, sarà organizzata la Tombola gastronomica. Sabato 7 grande divertimento per grandi e piccini che potranno giocare con i volontari dalle 16 in Piazza Salimbeni. Alle 20 appuntamento con la cena sociale nei locali dell’organizzazione (prenotazione obbligatoria al numero 3484728342). Domenica 8 settembre sarà la giornata conclusiva. Alle 10 ci sarà il tradizionale ricevimento delle autorità nella sede di viale Mazzini e successivamente la relazione annuale del presidente Fabio Lapisti.
Proprio oggi Lapisti ha fatto una lunga riflessione sulla situazione nel mondo del volontariato all’interno del nostro territorio. “Ad oggi possiamo contare, a Siena, su oltre 6mila soci e 400 volontari – spiega -. Molti però non possono essere sempre disponibili. Poi esiste un problema generazionale, i giovani sono il 30% della Pubblica Assistenza ma la nostra età media sta comunque aumentando. Serve un ricambio e per questo stiamo sempre cercando di stimolare le persone a venire ad aiutarci”.
“Verso di noi e verso anche altre associazioni come quella della Misericordia – prosegue – deve esserci maggiore considerazione. Se noi non ci fossimo Siena ma più in generale tutta l’Italia ce la farebbero lo stesso a stare vicino ai cittadini meno fortunati? Io penso di no. Facciamo sempre l’errore di dare per scontata la presenza di certe realtà cui siamo fortunatamente abituati.
Con l’evento del fine settimana – continua Lapisti illustrando le iniziative del prossimo weekend – ricorderemo i 30 anni dello spostamento da via del Paradiso. Lo slancio dei nostri colleghi ci fece trovare una sede più adeguata. L’associazione si ingrandiva molto e si dovettero fare delle scelte. Questa zona prima era un luogo ottimo in un punto nevralgico della città. Adesso inizia ad essere stretta soprattutto per i volontari. Chi viene qui a fare servizio vorrebbe trovare un posto per posteggiare, questo è un disincentivo che influisce anche nel ricambio generazionale”.
I problemi evidenziati da Lapisti però non si fermano qui e sono emersi anche in altre attività che vengono gestite dall’Anpas senese, come è emersa anche la necessità di dover dare delle soluzioni ottimali ed in tempi brevi. ” Domani sera ci sarà un dibattito con moltissime realtà locali per capire come migliorare la qualità e la quantità della donazione di sangue – commenta Fosco Losi, presidente dei Donatori di sangue dell’Anpas di Siena -. A livello provinciale nel 2018 siamo riusciti ad arrivare a 2800 trasfusioni volontarie. Anche noi però registriamo un invecchiamento anagrafico ed inoltre abbiamo potrebbero esserci in futuro delle difficoltà. Per poter garantire al policlinico Le Scotte 15mila unità di sangue al giorno serve l’equivalente di 30-40 donazioni sempre in un giorno. Siena rimane comunque una città dal grande cuore ed i suoi dati restano tra i migliori nella nazione”.
“Ci sono anche degli aspetti positivi in questa annata – conclude il presidente Lapisti -. Uno di questi è che abbiamo con noi 12 immigrati che abbiamo accolto volentieri e che ci danno una mano. Il loro percorso all’interno della Pubblica Assistenza sarà per loro utile per integrarsi nella nostra società”.
Marco Crimi
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