La classifica della Qualità della vita de Il Sole 24 ore? per il presidente di Tls e della sezione di Siena di Confindustria Toscana sud Fabrizio Landi “certifica la fine di un’era”, con il nostro welfare “che non è più basato su un’unica cultura bancaria, come era quindici anni fa”.
Adesso, spiega Landi, “ci siamo evoluti in un altro tipo di territorio e siamo riusciti nuovamente a raggiungere la vetta, con la differenza che stavolta non c’è la presenza di un singolo fenomeno che condiziona il nostro piazzamento nel ranking”.
E allora a cosa è dovuto il balzo in classifica? Ovviamente il presidente di Toscana life sciences non può non tirare l’acqua al suo mulino e, con una nota d’orgoglio, ha ricordato come “la farmaceutica occupi oltre 5mila persone in provincia” . Però, osserva Landi, “siamo comunque più diversificati e non c’è un unico settore lavorativo predominante, basti pensare anche alle forza dei distretti industriale di Valdelsa e Valdichiana. E questa è una cosa che ci protegge”.
Biotecnologie e farmaceutica restano però determinanti e, secondo Landi, hanno aiutato lo stato ad operare la scelta di portare qui da noi il Biotecnopolo. E proprio rimanendo in questo argomento il presidente di Tls ha lodato l’operazione che ha portato il polo scolastico delle biotecnologie all’ex-caserma dei pompieri.
In particolare Landi ha evidenziato la “scelta coraggiosa” della provincia “che avrebbe potuto reinvestire i fondi ottenuti con la vendita dell’immobile di viale Sardegna per rifare le strade. Invece ha deciso di puntare a dare una formazione di qualità per i tecnici delle biotecnologie che sono un valore aggiunto per il territorio”.