Esattamente 40 anni fa, nel gennaio del 1985 una forte ondata di gelo provocò estese nevicate inizialmente su Toscana, Umbria, Lazio (Roma compresa), Campania e anche, in misura minore, in Pianura Padana.
A causa dell’inversione termica poi, le temperature minime in Toscana e i Emilia Romagna scesero anche al di sotto dei -20 gradi.
Successivamente, tra il 13 ed il 16 gennaio 1985, una depressione centrata sul mar di Corsica provocò quella che è ancor oggi viene ricordata in molti luoghi del Nord Italia come la nevicata del secolo.
A Siena andò così: “Il primo dell’anno alle 11.30 iniziò a nevischiare ma non vi furono particolari accumuli, solo una lieve patina sui tetti della città che durante la sera si ghiacciò. Il due e il tre furono giornate in cui la neve cadde a tratti ma senza accumoli. In tv nei vari telegiornali parlavano di vere e proprie bufere di neve su alcune zone d’Italia e il colonnello Andrea Baroni durante le sue previsioni prevedeva l’arrivo della neve anche in Toscana.
Il quattro gennaio la giornata iniziò con cielo poco nuvoloso e con temperature al quanto fredde, poco dopo il tramonto cominciò a nevicare e già dopo poche ore si erano creati accumuli di circa 10 centimetri. Piano piano l’intensità ad a calare ma continuò a nevicare fino verso le 23.30, accumulando alla fine 15/16 centimetri.
Il cinque gennaio Siena si risvegliò con il cielo terso e insieme alla neve caduta creavano un paesaggio fiabesco. La gente si ritrovava per fare pupazzi di neve o per scivolare nelle discese con slittino “fai da te”. La giornata soleggiata non fu poi così fredda, ma la neve rimase quasi intatta e dopo il calar del sole le temperature scesero ben al di sotto dello zero.
Domenica sei gennaio, giorno della Befana il tempo fu molto nuvoloso e la neve non si sciolse perché c’era aria molto fredda che la manteneva. Il sette gennaio le scuole fecero sapere che sarebbero restate chiuse e che le vacanze si sarebbero prolungate.
L’otto gennaio per tutta Siena e provincia fu un risveglio incredibile, infatti dalle prime ore della mattina iniziò una bufera di neve impressionante che fece cadere oltre 25 cm di neve. I più piccoli ma anche i grandi se ne stavano fuori per le vie e nelle piazze a giocare.
Il nove e dieci gennaio furono giornate freddissime, la neve era gelata e a tratti continuava a nevischiare.
L’undici, il dodici e il tredici Gennaio furono giornate di bel tempo con aria molto secca, con temperature massime in rialzo fino a toccare i 5 gradi ma durante la notte scendevano oltre i -10⁰ e in alcune zone di pianura si arrivò a oltrepassare i -20 gradi!
Il quattordici gennaio, il cielo era grigio, la gente temeva l’arrivo di altra neve ma si sentiva bene che c’era qualcosa di diverso. Si notava una sorta di nebbiolina e da lì a poco iniziò a piovere. Pian piano la neve andò a svanire e le strade grigie e bagnate avevano un sapore diverso”.
La minima più fredda a Siena fu registrata dalla stazione meteorologica di padre Vittorio Bonucci a Poggio al Vento e fu di -9.2 gradi.
Pian del Lago con -28 gradi fu probabilmente la temperatura più bassa registrata in tutta la provincia. Anche a Poggibonsi in località Strozzavolpe si registrò una temperatura minima di tutto rispetto ovvero -19.5 gradi. Monte Oliveto Maggiore e Montepulciano toccarono i -14 gradi. Sulla vetta del monte Amiata fu registrata la minima di -20 gradi.
Molti laghi e corsi d’acqua in provincia di Siena gelarono completamente.
Gabriele Ruffoli
Salve a tutti e buon 2025, mi trovo sul Monte Amiata dove tra ieri e…
Anno nuovo ma solite stangate per le famiglie, che con l'arrivo del 2025 rischiano di…
Per fare un bilancio sull'effetto del nuovo codice della strada è troppo presto ma i…
Il 24 dicembre scorso si è ufficialmente conclusa la campagna di crowdfunding InnocentEvasione, superando ogni…
Ultimi giorni di eventi del cartellone “Segui la festa”, il programma per il Natale a…
Anche quest'anno il Natale di Casole d’Elsa sarà arricchito dal "Praesepium”, già premiato come migliore…