Ha ceduto stamattina il ponte che si trova sopra il fiume Paglia nel comune di Radicofani, in provincia di Siena. Il ponte, che si trova al bivio “Scaldasole” della Cassia era inagibile dall’autunno 2014, in quel tratto la strada è stata chiusa al transito e da tempo sono state fatte delle deviazioni.Lo stop forzato aveva creato non pochi problemi di natura economica per i comuni della zona ma nel 2017 era arrivato il fine lavori per un percorso alternativo, un bypass provvisorio che collegasse Siena al Lazio, senza dover passare da Radicofani.
In molti avevano già denunciato la situazione in cui versava il ponte da tempo e qualche settimana fa lo ha fatto anche la presidente di Opera Val d’Orcia, Nicoletta Innocenti che aveva sostenuto che era “evidente a chiunque passi in questi giorni sulla Cassia all’altezza della zona artigianale di Abbadia San Salvatore che il viadotto sostituito dall’attuale bypass sta crollando- questo aveva detto-. C’è qualcuno che motivatamente parla di subsidenza (fenomeno di abbassamento del suolo che può avere cause naturali, legate a processi geologici, ma spesso anche cause artificiali o antropiche legate alle azioni dell´uomo negative per i territori) da mettere in relazione alla geotermia in Amiata e i piloni totalmente scoperti ne sarebbero il segno”.
“Che sia questa o meno la causa il dato è che sta crollando il ponte e questo è indecente- così aveva proseguito Innocenti-. Sotto ad esso c’è il fiume Paglia, e teoricamente potrebbero esservi anche persone dato che è impedito l’accesso solo alla parte superiore, non nel letto del fiume. Possibile che si debba procedere sempre con questa approssimazione?? “. Anas ha fatto sapere che “sta eseguendo tutte le verifiche tecniche necessarie lungo la statale 2 “Via Cassia”, (strada provinciale rientrata ad Anas a novembre 2018 ndr.) a seguito del cedimento strutturale di parte del ponte Paglia, già chiuso al traffico dalla Provincia nel 2014 nel comune di Radicofani, in provincia di Siena – si legge in una nota-“.
“Nel corso della notte le intense precipitazioni atmosferiche hanno provocato la piena del fiume Paglia che aveva già compromesso due campate del ponte.Nel tratto, al km 152,500 la Provincia aveva già realizzato una variante per deviare il traffico e per consentire i lavori di ripristino del ponte che scavalca il fiume Paglia. Anas, dopo il rientro dell’arteria in sua gestione, ha inserito nei propri piani di finanziamento l’intervento di demolizione e ricostruzione dell’opera d’arte – continua la nota-La progettazione delle attività di demolizione è già conclusa ed è in corso di perfezionamento l’iter per il reperimento delle necessarie autorizzazioni da parte degli enti preposti, ad esito del quale saranno avviati i lavori”.
Foto presa da Facebook