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Radicondoli, fondi a disposizione per rilanciare le attività economiche

Fino a 4 mila euro a fondo perduto per ciascuna attività economica che deciderà di rilanciare la propria impresa già presente all’interno del territorio comunale di Radicondoli.

Continuano ad uscire i bandi legati al progetto WivoaRadicondoli 2.0, ovvero quel complesso di  investimenti per famiglie e imprese che hanno portato Radicondoli in tre anni a crescere da 904 fino a 950 residenti e a vedere l’apertura di 17 nuove attività, in controtendenza rispetto al trend dei piccoli borghi, in Toscana e ovunque. WivoaRadicondoli 2.0 prevede un importo di 641 mila euro, 425 mila per famiglie e abitazioni e 216 mila per le imprese. In pratica un secondo Pnrr in formato comunale per sostenere lo sviluppo del territorio. Il Bando rilancio attività esistenti  è sul sito del Comune di Radicondoli all’indirizzo https://www.comune.radicondoli.si.it/home/amministrazione/bandi-agevolazioni/bandi-comune-aziende.html. La scadenza è il 31 dicembre 2024, quindi il tempo c’è.

“Si tratta di un ulteriore strumento per valorizzare l’economica del nostro territorio – fa notare il sindaco di Radicondoli, Francesco Guarguaglini – Si integra con il Bando nuove attività che assegna fino a 8 mila euro a ciascuna nuova impresa che decide di aprire qui sul territorio di Radicondoli. L’obiettivo è quello di dare ulteriori stimoli alle imprese per crescere e radicarsi qui in questa forte comunità resiliente”.

Possono accedere ai contributi le attività formalmente attive sul territorio comunale. Chi riceverà il contributo ha l’obbligo di proseguire l’attività per almeno 3 anni. Non possono partecipare i soggetti beneficiari del Bando nuove attività 2.0. Le aziende che faranno domanda, oltre che essere iscritte alla Camera di Commercio o avere partita iva individuale operativa nel territorio, possono essere esercizi di vicinato alimentare e non, possono fare somministrazione di alimenti e bevande, possono essere farmacie, non possono essere attività del commercio su area pubblica, ma possono essere attività di artigianato, di servizio alla persona, agenzie di viaggio e studi d’arte. Per la partecipazione al bando è previsto che ci sia un locale aperto al pubblico in relazione ad  attività artigiane, attività di servizi alle imprese, attività turistico/ricettive, attività agricole o agrituristiche. Le attività economiche beneficiarie dovranno apporre una vetrofania fornita dal Comune all’ingresso del locale.

Gennaro Groppa

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