Lo scorso 9 luglio aveva suscitato scalpore quella rapina insolita, alle 13 di una domenica di estate, in pieno centro storico.
La prima rapina, a memoria di chi scrive,  avvenuta proprio dentro le mura della tranquilla città di Siena: un uomo sulla cinquantina, t-shirt bianca e occhiali da sole bordate di azzurro, calvo, di media statura tendente al tarchiato, entra al supermercato Conad City a Ponte di Romana, in via Pantaneto. L’uomo ha con sé la borsa della spesa, attende di rimanere praticamente solo, si avvicina alla direttrice, mostra una pistola e si fa consegnare l’incasso non ancora depositato in banca: diecimila euro. Poi l’uomo si allontana a piedi e di lui si perdono le tracce.
O almeno così sembrava: in appena venti giorni i carabinieri del nucleo investigativo di Siena, guidati dal luogotenente Marcello Cardiello (sua l’intervista qui sotto), sono riusciti a rintracciare e arrestare il responsabile della rapina.
Si chiama Paolo Cancellara, classe 1965, pluripregiudicato (nel suo passato diversi reati contro il patrimonio) napoletano. L’uomo è stato raggiunto a casa, a Casavatore e con un escamotage gli uomini del nucleo investigativo, insieme ai colleghi della zona, sono riusciti ad arrestare Cancellara che oggi si trova nel carcere di Poggioreale.
“Utile fin da subito aver rintracciato movimenti di denaro e la raccolta di importanti elementi probatori che permettevano senza esitazione di concentrare l’attività investigativa lungo una direttrice solida che portava, nelle settimane successive, a costruire una gabbia di prove che inchiodavano il napoletano alle proprie responsabilità – ha detto in conferenza stampa il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello giorgio Manca, spiegando la vicenda insiem al luogotenente Cardiello – . Si indaga sui fiancheggiatori qui in zona, già circoscritta la lista dei sospetti ad alcuni soggetti partenopei noti all’Arma locale per trascorsi criminali e, successivamente, veniva riscontrata la perfetta sovrapposizione fra i fotogrammi registrati dal sistema interno di videosorveglianza del supermercato e le foto segnaletiche esistenti in banca dati. Il rapinatore era arrivato a Siena il sabato pomeriggi, la rapina è avvenuta alle 13 della domenica poi lui è partito per Arezzo prima di rientrare a casa. Qui ha avuto di sicuro fiancheggiatori”.
Paolo Cancellara, tranquillo nell’effettuare la rapina, ha ostentato fin troppa sicurezza, però. Tanto da postare sul proprio profilo Facebook  foto anche con lo stesso abbigliamento del giorno della rapina.
Proprio in una di queste foto del profilo l’arrestato indossava il medesimo abbigliamento e gli stessi occhiali utilizzati durante la rapina.
Dal monitoraggio delle celle telefoniche impegnate dal Cancellara si riusciva a dimostrare come gli si fosse recato a Siena negli orari della rapina, fosse poi scappato in direzione di Arezzo per rientrare infine a Casavatore nella stessa serata.
Nel corso dell’arresto venivano eseguite perquisizioni personali e domiciliari che permettevano elementi interessanti che sono ora al vaglio degli inquirenti.
Per quanto riguarda la pistola, verosimilmente l’arma era vera e si sta ancora cercando.
Cancellara è stato associato al carcere di Napoli Poggioreale a disposizione del pm Nastasi.
Katiuscia Vaselli