Al termine di un’articolata e complessa attività investigativa finalizzata alla repressione dei reati di matrice predatoria i carabinieri della compagnia di Siena, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Siena su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha permesso di disarticolare una batteria che, nel maggio 2019, aveva compiuto una rapina a mano armata in un istituto bancario nel comune di Sovicille .
Le indagini, condotte dai militari della stazione Carabinieri di Rosia e coordinate dal Sostituto Procuratore di Siena Sara Faina, sono state avviate a seguito di una richiesta di aiuto arrivata al 112 ed effettuata da un dipendente della filiale dell’Istituto Mps di Rosia. Il lavoratore aveva segnalato che tre soggetti armati si erano appena allontanati dopo aver rubato del denaro dalle casse dei singoli sportelli.
Durante l’ingresso in banca gli stessi rapinatori, armati e parzialmente travisati, hanno anche costretto una donna che stava prelevamdo allo sportello ATM, ad entrare in banca e consegnare parte del denaro in suo possesso.La successiva attività investigativa ha permesso di ricostruire i movimenti dei giovani che, dopo essersi allontanati da Siena sono tornati in Campania dove hanno lasciato l’autovettura e si sono separati per far perdere le proprie tracce.
Fondamentale l’attuazione tempestiva del piano anti rapina da parte dei Carabinieri di Siena che ha permesso di attuare una serie di posti di blocco nella giurisdizione grazie ai quali è stata individuata la via di fuga dei malfattori che sono stati seguiti a distanza sino alle porte della capitale.I successivi incroci investigativi hanno impegnato i militari nell’analisi di numerose telecamere, sia della stessa banca che di molteplici comuni della giurisdizione, e hanno permesso l’esecuzione dell’ordinanza nel comune di Giugliano in Campania dove è stato arrestato un 26enne risultato allo stato il responsabile della batteria operativa.