La prima rapina, a memoria di chi scrive, che avviene proprio dentro le mura della tranquilla cittá di Siena, si consuma in una domenica rovente di luglio, la cittá quasi deserta, popolata per lo più di turisti che però intorno alle 13 sono impegnati con il pranzo e con la ricerca di ombra e fresco.
E’ proprio intorno alle 13 che un uomo sulla cinquantina, t-shirt bianca e occhiali da sole bordate di azzurro, calvo, di media statura tendente al tarchiato, entra al supermercato Conad City a Ponte di Romana, in via Pantaneto. L’uomo ha con sé la borsa della spesa di quelle che ti fanno risparmiare sulla plastica e sulle buste monouso.
L’uomo avvicina il responsabile del negozio e a bassa voce, molto educatamente suggerisce al ragazzo di aprire la cassaforte, per essere convincente alza la maglietta e lascia intravedere una pistola. Difficile stabilire se l’arma fosse vera o si trattasse di una pistola giocattolo: il ragazzo, impaurito, ha consegnato al malvivente i 10mila euro che si trovavano in cassaforte. L’uomo, che secondo quanto riferito poco dopo dal dipendente del supermercato ai carabinieri, aveva accento del sud, è uscito indisturbato ed è scappato a piedi facendo perdere le proprie tracce. Nessuno dei clienti del negozio si è accorto di nulla.
Sul posto i carabinieri che hanno già acquisito tutto il materiale, a cominciare dai video delle telecamere di sorveglianza.
SI tratta comunque di un professionista, arrivato forse volutamente a Siena con l’idea di una gita ‘speciale’. il malvivente sapeva che il sabato, con le banche chiuse, nelle casseforti dei negozi si trovano gli incassi non versati. E sapeva come muoversi indisturbato, usando garbo e ‘delicatezza’ in modo che nessuno si accorgesse di nulla. Riuscendo poi a fuggire indisturbato. I carabinieri sono al lavoro.