Durante il Consiglio Comunale del 30 settembre scorso, tra i vari punti all’ordine del giorno, è stato approvato l’equilibrio di bilancio.
Alla domanda di quale sia lo stato di salute del Comune, cosa interessante per la maggior parte dei cittadini, l’Assessore al Bilancio Simone Ceccherini, risponde: “Diciamo che in sede di bilancio di previsione fummo prudenti quando considerammo l’entità del taglio ai trasferimenti in 107.000,00 euro che poi si sono attestati in una riduzione pari a e 126.000,00 euro. Inoltre la capacità di programmazione dell’Ente ha fatto sì che non ci fossero state durante l’anno variazioni di spesa rilevanti, quindi possiamo ritenerci soddisfatti e al riparo da situazioni che potrebbero compromettere il quadro finanziario dell’Ente stesso. L’obiettivo primario resta quello di rispettare il patto di stabilità che, come in altri comuni, riduce la nostra capacità di fare investimenti.”
Bene dunque per il bilancio 2011, ma per quanto riguarda le prospettive per il 2012, l’assessore Simone Ceccherini prosegue: “La discussione politica è molto accesa. Sono in sintonia con il sindaco Spanu che, in una serie di incontri con i cittadini, ha già anticipato in maniera onesta e chiara quelle che saranno le linee guida per il futuro prossimo. Non possiamo prescindere dal fatto che i trasferimenti dello Stato andranno a diminuire ulteriormente, quindi ci troveremo di fronte a scelte importanti che si traducono in una compressione ulteriore delle spese di funzionamento, in una revisione generale della politica dei servizi, in una riorganizzazione della pianta organica e nell’applicazione completa delle imposizioni previste dal federalismo municipale.”
Si parla sempre più di debito pubblico. Per quanto riguarda il Comune di Rapolano Terme l’assessore Ceccherini sottolinea che: “Non abbiamo acceso nuovi mutui. Le risorse che utilizziamo per il pagamento delle rate sono consistenti, in ogni caso abbiamo la responsabilità di far fronte agli impegni presi e cercheremo in ogni modo di non prenderne altri, continueremo a finanziare gli investimenti come abbiamo fatto in questi due anni, attraverso la dismissione di patrimonio infruttifero e non strategico.” Alla richiesta di una battuta sul federalismo, l’assessore Simone Ceccherini risponde: “In qualità di amministratori non possiamo che rispettare la leggi, anche quelle che non ci piacciono. Come esponente politico di Sel mi sento di definire il federalismo municipale un abuso linguistico quando la lingua dovrebbe essere il primo fattore di unificazione. Quella approvata – prosegue l’assessore – è una semplice legge di autonomia finanziaria dei comuni accompagnata da una politica normativa centralista. E’ decisamente improprio usare il termine federalismo per descrivere tutto ciò che sta accadendo in Italia, lo stato federale è una cosa più seria, più complessa e più grande dell’autonomismo. Con il termine federalismo si spaccia ciò che è autonomismo degli enti locali. Il federalismo è quel processo di unificazione progressiva di stati che erano sovrani verso un unico stato gestore. Mi sembra evidente che questo concetto non c’entra niente con l’autonomia finanziaria dei comuni decisa dal Parlamento nazionale. Purtroppo siamo impegnati a commentare vicende che hanno la loro rilevanza, ma sono distanti dalla nostra realtà quotidiana. Penso che i partiti dovrebbero incidere maggiormente, vista la quasi totale mancanza di approfondimento degli organi di informazione su argomenti che sembrano non riguardarci, ma sono quelli che cambiano le istituzioni più vicine e più a contatto diretto con la popolazione. Concedetemi una battuta: il sindaco, gli assessori, i consiglieri di una comunità come la nostra ne fanno anche parte e rispondono di decisioni prese in altre sedi legislative a volte troppo distanti dalla vita reale e quotidiana. In ogni caso l’amministrazione comunale è sempre a disposizione a partire dal sottoscritto per dare informazione e chiarimenti.
Coraggio. Il meglio è passato.”