È uscito negli scorsi giorni l’ultimo rapporto sullo stato degli ecosistemi urbani delle città capoluogo in Italia, curato da Legambiente in collaborazione con Il Sole24Ore e l’istituto ambiente Italia. Il rapporto classifica le città in base a 18 indicatori di qualità ambientale controllati al 2021, che si basano sui requisiti fissati dalla legge e sulla posizione relativa delle singole città rispetto alla media totale. La notizia più importante è che la nostra città balza dal 53° al 12° posto rispetto all’anno precedente, tornando così in quella “fascia alta” dove era sempre stata posizionata tra gli anni ’90 e il 2010.
Come è successo? I motivi sono essenzialmente tre. Mentre la maggior parte delle altre città ha subito il contraccolpo della ripresa post-Covid facendo fatica ad investire e a migliorare le proprie performance ambientali rispetto al passato (sono aumentati smog e produzione di rifiuti/abitante) Siena ha mostrato maggiore resilienza. Pur non eccellendo in nessuno dei 18 indicatori analizzati (tranne il positivo dato relativo alla disponibilità di trasporto pubblico locale), Siena mostra mediamente buoni valori nella maggior parte di essi. Per quasi tutti gli indicatori di qualità dell’aria i dati erano mancanti o incompleti, comunque non valutabili dai ricercatori; un aspetto che il Comune e Arpat dovranno chiarire.
Legambiente Siena non può che essere contenta di questo andamento, e in particolare del fatto che la città abbia migliorato rispetto ai precedenti anni alcuni indicatori rilevanti (es. la disponibilità di isole pedonali e la % di raccolta differenziata di rifiuti urbani). Ci tiene comunque ad evidenziare le criticità che ancora permangono: la raccolta differenziata è ancora sotto di 5 punti percentuali rispetto alla media nazionale; la disponibilità di piste ciclabili è molto bassa. Occorre anche migliorarne la visibilità e la protezione per la sicurezza dei ciclisti; il tasso di motorizzazione per abitante è elevato, soprattutto per quanto riguarda i motocicli. Lanciare (come molte altre città hanno fatto) iniziative per passare alle bici elettriche appare opportuno; manca il catasto degli Alberi, uno strumento che consentirebbe di migliorare la gestione complessiva del verde pubblico; il consumo pro-capite di acqua risulta elevato. Tenendo conto della crescente scarsità d’acqua occorre lavorare per ridurlo.
In conclusione, Legambiente Siena conferma la sua disponibilità a collaborare con gli enti pubblici, le associazioni e con tutti i cittadini per impegnarsi positivamente su questi temi. E li invita a partecipare alla “Festa dell’albero”, che organizzerà sabato 19 novembre, alle 9.30, nella valle di Ravacciano, dove da oltre quattro anni lavora per riqualificare l’area verso la sostenibilità.
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