Nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Siena hanno individuato una badante di origine nigeriana totalmente sconosciuta al fisco italiano. Quest’ultima, pur avendo percepito compensi annui superiori alla soglia, oltre la quale la legge impone l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, non ha mai adempiuto a tale onere evadendo le relative imposte.
La persona sottoposta a controllo ha assistito per anni una donna bisognosa di cure fisiche e domestiche ed era regolarmente assunta con contratto da colf-badante, per il quale il datore di lavoro aveva corrisposto i relativi contributi di spettanza. La stessa, pur percependo circa 20 mila euro annui, non ha mai versato le imposte dovute all’erario, di contro ha maturato una posizione contributiva ai fini pensionistici usufruendo dei servizi offerti dalla comunità.
L’attività, svolta con riferimento ai redditi percepiti nel corso degli anni compresi tra il 2013 ed il 2017, ha consentito di accertare nei confronti della collaboratrice domestica, grazie all’incrocio dei dati presenti sulle banche dati a disposizione della Guardia di Finanza ed all’attenta analisi delle indagini finanziarie condotte, la mancata dichiarazione di redditi da lavoro dipendente per oltre 100mila euro.