Al momento attuale non sappiamo quali saranno le possibilità di viaggiare nel 2021.
Se i vaccini ci permetteranno di tornare a volare anche su medie e lunghe distanze, almeno nella seconda metà del prossimo anno, o se la prudenza di evitare il contagio ci suggerirà invece di rimanere dentro i confini della nostra regione. Almeno nel nostro caso, abbiamo la fortuna vivere in Toscana e dunque di poter vedere e fare cose straordinarie anche a pochi chilometri di distanza. Magari tornando a vedere, o scoprire per la prima volta, quelle piccole attrazioni che – negli anni – abbiamo legittimamente trascurato per andare a visitare destinazioni più “esotiche”, come si diceva una volta, o per confrontarsi con culture diverse dalla nostra.
Il mio piccolo regalo di Natale che affido a Sienanews è dunque quello di mettersi comunque in agenda alcune destinazioni davvero speciali in Toscana. Con il suggerimento affettuoso di centellinarle lungo i dodici mesi del prossimo anno, degustandole lentamente, come un buon vinsanto toscano.
Sicuramente, la mia prima gita fuori porta sarà quella di tornare a percorrere una delle “strade più belle del mondo”, da Monteroni d’Arbia a Chiusure, passando da Asciano: nemmeno 30 chilometri, per completare i quali si può impiegare un’intera giornata, fermandosi incantati a fotografare o semplicemente godere i paesaggi meravigliosi delle Crete senesi.
Il legame affettivo che mi lega alle Terre di Pisa, mi porterà sicuramente a ritornare a Buti, la cui particolare posizione geografica, la magnificenza degli olivi, il massiccio Castel Tonini e la Villa Medicea costituiscono un ambiente di grande fascino, cui si accompagna una enogastronomia di assoluto livello.
Sul mio taccuino di viaggio ho poi scritto anche il nome Lunigiana, che ho spesso attraversato in maniera distratta e superficiale, mentre invece Fivizzano, le Terme di Equi e le montagne di Zeri meritano di essere conosciute palmo a palmo. Ma devo ammettere che la metà che mi intriga di più è il Castello Malaspina di Fosdinovo, dove è anche possibile prenotare una camera.
Una lacuna che devo assolutamente colmare, lo dico con un filo di imbarazzo, è invece il Museo Civico Archeologico di Vetulonia intitolato ad Isidoro Falchi, che pure si trova così a ridosso al “mare dei senesi”, fra Castiglione della Pescaia e Follonica: sette sale ricche di tesori etruschi e un programma sempre vivace e stimolante di iniziative, che ne fanno uno dei centri principali del prodotto turistico “Toscana Terra Etrusca”.
Ed infine, dovendo scegliere un percorso a piedi non troppo impegnativo fisicamente, ma con cui riempirsi gli occhi di bellezza, la scelta cade sui 9 chilometri della traversata dell’Isola del Giglio, magnifica opportunità per visitare l’isola anche in primavera o autunno.
Roberto Guiggiani