Gli elettori che non si sentono rappresentati dalla sinistra “devono avere la maturità politica di non disperdere il voto di questa tornata elettorale. Numeri alla mano, solo la Lega può esprimere un un rappresentante di Siena in consiglio regionale“, è questo l’appello che il capolista della Lega per le elezioni regionali Riccardo Galligani lancia durante la conferenza di presentazione dei candidati del partito nella tornata elettorale.”Siena non può permettersi una regione Firenzecentrica -dice Galligani-,ma ha bisogno di infrastrutture che supportino le realtà d’eccellenza bancarie, sanitarie, industriali, agricole, artigianali. turistiche e commerciali della provincia”.
I punti indicati nel discorso di Galligani sono stati affrontati anche dai restanti 5 candidati, molti dei quali arrivano dalla società civile. Luca Fantuzzi si è avvicinato alla Lega “dopo gli anni difficili del Monte dei Paschi(lavora alla Fondazione ndr.) ascoltando le parole di Claudio Borghi e Alberto Bagnai (esponenti del partito ndr.)”, adesso per lui Siena ” deve avere un nome importante in consiglio regionale, deve riprendere il suo futuro e riprendere quello che la comunità aveva creato e che è stato distrutto negli anni passati”.La candidata Katia Burzi, originaria di Castelnuovo Berardenga, arriva invece dal mondo della piccola media imprese ed ha fatto la sua scelta politica ” dopo aver visto le conferenze di Conte durante il lockdown – fa sapere-. Sono rimasta basita: in un momento in cui aspettavo di sapere quando ripartisse l’azienda vedevo solo propaganda”.
Prima esperienza politica anche per Rosanna Zari,agronoma ed ex-vicepresidente del Conaf, “l’agricoltura è la principale realtà produttiva toscana, con la provincia di Siena che ha ben 5 Docg – afferma-. La Toscana è fondata sulle zone rurali, ma nei paesi mancano internet e le infrastrutture”. Zari poi accusa l’attuale giunta regionale: ” I fondi comunitari sono distribuiti a pioggia ed in modo arbitrario senza avere risultati nel territorio. Nel mio settore ci sono state perdite enormi, per l’emergenza covid, e la Toscana ha dato un aiuto minimo in confronto con le altre regioni”.
Laura Almerico ha affrontato il problema dell’ippica, “settore in crisi, sopratutto dopo che il coronavirus ha portato alla chiusura degli ippodromi, l’annullamento dei palii e delle corse in provincia. Un settore che non viene mai ascoltato”. Infine Andrea Pinzuti che ha parlato dell’Amiata, la zona dove vive ” viene considerato lo sgabuzzino della Regione Toscana ma non è piccolo e ha tantissime risorse – sottolinea-, che però non vengono sfruttate. La geotermia di per se è una buona cosa ma non per l’Amiata.”.
Marco Crimi
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