“Non so se qualche politico locale pensa che la politica sia come una partita di calcio, dove se non si riesce a far vincere la propria squadra, ci si accontenta di aver tifato contro l’avversario, ma sarebbe un ragionamento veramente riduttivo” e ancora “il dato di Siena città, dove la maggioranza ha dato fiducia al candidato del centrosinistra Giani, dovrebbe far riflettere l’amministrazione comunale e, probabilmente, sarà necessario intraprendere fin da subito un percorso per recuperare quel consenso che servirà al centrodestra per ottenere una nuova affermazione alle prossime elezioni comunali”, ha aspettato qualche giorno prima di commentare l’esito delle elezioni regionali il capolista della Lega Riccardo Galligani.
Il j’accuse di Galligani è rivolto in primis al gruppo senese della Lega.”Non credo assolutamente che sia colpa degli elettori senesi o del mio rapporto con loro, dal momento che non mi sono mai occupato della politica cittadina di Siena, quanto semmai alla mancanza di incisività dell’attività politica svolta dal partito a livello locale, cosa che non ha consentito allo stesso di emergere, come avvenuto invece da altre parti in provincia.Credo, pertanto, che il nostro partito debba aprire fin da subito una fase di confronto interno, con l’obiettivo di analizzare cosa è stato fatto bene, cosa invece debba essere migliorato e quale sia il percorso migliore per ottenere un maggiore radicamento sul territorio e un risultato elettorale che sia in linea con le aspettative dei nostri elettori e con i dati delle altre province della Toscana.”
La sua riflessione è arrivata in una lunga lettera dove, oltre a ringraziare gli oltre 4mila elettori che lo hanno votato mettendosi al contempo alla loro completa disposizione, ha bacchettato il centrodestra della provincia, “non possiamo ritenerci soddisfatti del 3% di Forza Italia o del 10% di Fratelli d’Italia che, pur avendo ottenuto un ottimo risultato nella città di Siena grazie a candidati validi come l’avvocato Pagni – aggiunge-, comunque non esprimerà alcuna voce all’interno del consiglio regionale, ovvero il luogo dove le decisioni che vengono prese sono fondamentali per la vita di ogni cittadino senese, a partire dalla sanità”.
“l popolo di centro-destra ci chiede di rappresentarlo al meglio e non è facendo delle disfide tra partiti della stessa coalizione o andando a chiedere più posti all’interno delle giunte comunali in forza dei risultati elettorali ottenuti che lo si fa. Perché se così fosse, anche la Lega avrebbe il pieno diritto di rivendicare qualcosa in più, dal momento che come voti assoluti e come percentuale siamo cresciuti rispetto al risultato delle comunali”, continua
Galligani poi ha ribattuto alle accuse che gli sono arrivate sulla stampa, “ al sottoscritto sarebbe imputato il fatto che il risultato di preferenze su Siena stia a significare che la città ed esponenti del mio stesso partito non mi avrebbero voluto come candidato. Posto il fatto che non ho letto mai da nessuna parte dichiarazioni ufficiali di esponenti della Lega a sostegno di questa posizione, non credo assolutamente che i cittadini di Siena non vogliano il sottoscritto, primo perché non vedo quale sarebbe il motivo se non un anacronistico campanilismo, posizione che tra l’altro dovrebbe escludere aprioristicamente qualsiasi altro candidato della provincia nelle liste – continua-, e poi perché, in tutta onestà, nella mia campagna elettorale senese ho incontrato tanta gente comune che già mi conosceva e che mi ha espresso il proprio sostegno.
Ma Galligani non si ferma qui: “se anche ci fosse qualcuno che ha desiderio che io giri alla larga da Siena, perché magari può vedere in me un elemento di disturbo a chissà quale progetto o ambizione, se ne faccia una ragione, d’altronde oltre 4300 elettori, di cui 570 in città, sono il record assoluto per tutti i candidati di centro-destra senesi e rappresentano un risultato che mi sento in dovere di rappresentare al meglio delle mie possibilità in tutta la provincia, compreso il comune di Siena”.