Le regionali si avvicinano, il 20 ed il 21 settembre i cittadini saranno chiamati a votare il nuovo governatore della Regione Toscana. Rossi sarà costretto a farsi da parte in quanto non potrà rinnovare il mandato, ecco che scendono allora in campo Eugenio Giani per la sinistra e la eurodeputata Susanna Ceccardi per la destra. Il quadro politico elettorale sembrerebbe prendere forma, ancora resta da capire quali saranno le mosse dei renziani con Italia Viva, se appoggeranno Giani e percorreranno strade alternative. A commentare interviene anche Giacomo Grazi, sindaco di Torrita di Siena e coordinatore del comitato Val d’Orcia, Valdichiana e Monte Amiata. Gruppo che raccoglie una bella fetta di popolazione e che potrebbe costituire l’ago della bilancia per le prossime elezioni. Grazi nel frattempo scende a sostegno di Eugenio Giani.
“Da coordinatore del Comitato Val d’Orcia – Amiata – Valdichiana senese aretina avevamo già impostato delle date che purtroppo abbiamo dovuto annullare. Tra poco ripartiremo con una formula un po’ diversa, casomai facendo incontri con meno partecipanti ma più frequenti, più serate in più comuni per intenderci – ha detto Giacomo Grazi, coordinatore del comitato -. Abbiamo tre mesi e ci lavoreremo, come è nel nostro modo di intendere e fare la politica. Devo aggiungere che Eugenio Giani è una candidatura da noi fortemente sostenuta”.
In questo panorama politico si parla anche di una scesa in campo da parte di Simone Bezzini, persona molto rispettata da Grazi ma mai appoggiata. Il primo cittadino di Torrita commenta anche le varie ipotesi e strategie che ci potranno essere tra Partito Democratico ed Italia Viva, con Scaramelli punta di diamante del partito di Renzi.
“Questa mossa di creare un nuovo partito non l’ho capita. Io preferisco restare nel Partito Democratico perché come ho sempre detto ci credo – commenta -. La mossa di Renzi di uscire dal Pd e creare un nuovo partito sinceramente non la condivido, la ritengo sbagliata e non credo che la scissione di Italia Viva porterà più voti al centrosinistra. Devo dire che per quanto uno è punta di diamante non è detto che debba avere necessariamente garantito un
posto in giunta. Alla fine ciò che conteranno saranno i numeri e i numeri passano per le votazioni. Ad oggi siamo nella fase di costituzione delle liste elettorali non della giunta regionale”. “Innanzitutto bisognerà vedere se Scaramelli sarà candidato nel collegio di Siena – continua il sindaco -. Nel caso, dubito che Scaramelli prenderà i 15mila e rotti voti che prese cinque anni fa. Dubito, perché all’ora c’era l’onda lunga del governo Renzi e c’erano sostenitori di Scaramelli che lo hanno molto aiutato”.
Giani è ormai un volto noto della politica regionale, adesso è entrato in gioco con promesse importanti. Prima fra tutte quella di appoggiare ed aiutare i comuni più piccoli: aiutarli sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista turistico. Una promessa importante fatta nel momento in cui forse, ora più che mai, i comuni hanno bisogno di aiuto. Comunque sia, i punti programmatici di Giani hanno convito il sindaco Grazi.
“La politica di risposta alla crisi economica e finanziaria del 2008 ha spostato risorse in direzione dei grandi agglomerati urbani, lasciando impoverire i territori marginali e di provincia – conclude Grazi -. L’esperienza del Covid 19 ci insegna che vivere dove c’è meno concentrazione urbana può essere più sicuro. Giani ha promesso di riservare particolari attenzioni ai territori marginali, alla Toscana diffusa, sta a voi dare man forte a tali promesse
eleggendo in regione rappresentanti forti di queste realtà che abbiano visioni aperte.i comuni più piccoli sono stati messi al centro delle politiche di Giani, per l’importanza del turismo e tutto ciò che di bello c’è in campagna e nelle zone diffuse come quelle che sono parte del Comitato Elettorale che coordino. Speriamo che la Valdichiana senese possa avere un proprio candidato forte e che nasca da un ragionamento politico”.