“Tanti elettori moderati di Luigi De Mossi voteranno Eugenio Giani”. A Siena è il giorno di Matteo Renzi, il leader di Italia Viva era presente all’inaugurazione della nuova sede del partito in via del Paradiso, ad aspettarlo i big locali ed i candidati alle elezioni regionali in Toscana. “Vogliamo essere decisivi per la vittoria del centrosinistra”.
Il senatore ha risposto alle parole del sindaco di Siena che aveva detto che alla Toscana non serve un candidato Firenze-centrico. “Se c’è una persona che conosce tutti le tradizioni, storie, culture e dettagli di ogni comune di ogni provincia di questa regione quello è Eugenio Giani”, sottolinea scherzosamente ricordando poi a De Mossi che ” la prima cosa che ha fatto la Lega è stata dire: ‘qui a Viareggio, provincia di Pisa’”.
Del Carroccio i bersagli degli attacchi dell’ex-premier sono principalmente Susanna Ceccardi e Matteo Salvini. Argomento principale è quello della sanità, “se vince la Ceccardi non c’è il Mes, non ci sono due miliardi di euro da dare a professionalità, come quelle senesi, del settore, ma anche nella farmaceutica e nella ricerca grazie alla quale possiamo combattere il covid. Siena è la capitale mondiale nella lotta contro il virus. I soldi del Mes ci servono e ci sono solo se vince Giani”, dice. A Salvini, che aveva parlato di sanità come tema su cui combattere la ‘ battaglia ‘elettorale in Toscana l’ex-segretario del Pd ha ricordato che “sulla sanità la Lega nella vicina Umbria porta i dirigenti dal nord, lo dico chiaramente la Toscana non ha bisogno di lezioni dalla Lombardia su come si gestisce il coronavirus“.
Nell’offensiva contro la Ceccardi Renzi tira in ballo anche Forza Italia, la cui sede senese è accanto a quella d’Italia Viva. “Da moderato tra lo scegliere una che vuole uscire dalla Europa e rinchiuderci con dei muri ed un candidato riformista non avrei dubbi” e ancora ” chi ha votato Forza Italia in passato e deve scegliere tra Ceccardi e Giani, sceglie Giani. Non è una caso che Berlusconi sul Mes dica si, la Ceccardi invece in Europa è alleata con gente come la Le Pen“. Alcune stoccate però sono rivolte anche agli alleati del Partito Democratico, “prenderemo voti dai loro elettori, da quelli che non vogliono morire grillini. L’unico argine ai pentastellati siamo noi”, per Renzi chi vota dem “vota per un alleanza strutturale Pd-M5s, vota il partito de Il Fatto Quotidiano in Liguria (chiaro riferimento al candidato Sansa ndr.), vota Michele Emiliano in Liguria, vota un partito che, quando fa queste cose, è contrario agli ideali della Leopolda”.
Spazio poi al tema delle infrastrutture, “non è pensabile che questa città, distante 56 km da Firenze, debba avere un treno ‘inaccettabile’, un Autopalio e una Due Mari che devono essere migliorate – afferma-. Quando tra un anno e massimo due anno torneremo ad un turismo normale, la raggiungibilità della città è fondamentale. Non voglio distruggere il paesaggio ma dobbiamo fare sforzi per migliorare le infrastrutture”.
All’incontro dicevamo erano presenti anche i candidati alle regionali di Italia Viva tra cui il capolista Stefano Scaramelli che è intervenuto poco prima dell’arrivo di Renzi, ” saremo determinanti per la vittoria a Siena e in Toscana – sostiene-“. Sanità, cultura e ricerca, questi i temi cari a Scaramelli: “Siena deve giocare una partita importante. Su TLS all’inizio in molti era scettici, ora parliamo di un progetto che sta tirando fuori il mondo dalla pandemia. Il polo farmaceutico messo a sistema con l’università e Le Scotte creerà lavoro”.
Marco Crimi